Storie e Notizie N. 854 Siamo a Nazaré, Portogallo, in quei secondi. In quei secondi, Garrett McNamara può fidarsi ciecamente di una sola amica, la propria tavola. La propria tavola da surf non lo ha mai tradito, è sempre stata lì, a sorreggerlo, ovunque la marea della vita avesse deciso di ostacolare la sua corsa. La sua corsa, dopo tutto, lo ha sempre condotto incontro a lei, l’onda. L’onda ideale, il cavallone perfetto, la forza della natura che dura pochi secondi, quei secondi. Quei secondi in cui puoi essere ammirato e applaudito per coraggio e abilità, ovvero deriso e schernito per goffaggine e presunzione. Presunzione di poter fare quel che gli altri non fanno, gli eterni spettatori sdraiati sulla sabbia a prendere il sole, mentre quelli come Garrett sono sempre alla ricerca di lei, l’inafferrabile cresta. Cresta dell’onda, presumo ormai sia chiaro, ma non di onda comune. Onda comune sarebbe un’offesa per la gigantesca ala di drago che schiaffeggia le rive del Portoga...