Passeggeri spingono aereo in Russia video: chi resta a bordo

Storie e Notizie N. 1163 

Pare che i passeggeri di un aereo siberiano siano scesi in terra, a 52 gradi sotto lo zero, per spingere il velivolo e agevolarne il decollo, dato che il carrello si era bloccato a causa del congelamento del liquido per i freni.
E il volo continua.
D’altra parte, il problema non è mai chi scende a spingere…

Quelli che restano.
Quelli che restano a bordo.
Quelli che restano a bordo li vedi subito.
Anzi, li ascolti.
Sono quelli che gridano di più.
Quelli che sostengono di essere arrabbiati.
E stanchi.
Già, hai letto bene.
Stanchi.

Quelli che restano a bordo sono quelli che si lamentano più di tutti.
E sono anche quelli che hanno tante cose da dirti, a riguardo.
Perché l’aereo si è fermato.
Perché non vola più.
Perché siamo finiti in terra.
Incubo inaccettabile.
Perché quando si vola puoi sempre vantarti di essere in prima classe.
E puoi sempre maledire il prossimo di non esserci.
Difficile, allorché il giocattolo si rompa per tutti.

Quelli che restano a bordo sono tutti uguali, facci caso.
L’agghiacciante vuoto negli occhi.
Il confuso agitarsi di mani altrettanto incoerenti.
E soprattutto quel rumore sgradevole.
Leggi pure come l’ottuso rigurgito di parole scelte ad occhi chiusi.
Figuriamoci cuore e cervello.
Tutto serrato, fuorché la pancia.
Libera di sfogarsi con il primo passeggero che capita.

Quelli che restano a bordo non vedono luce oltre l’oblò.
Il loro, è chiaro.
Perché per vedere quel che mostrano gli altri occorrerebbe alzarsi, e allora…
E’ tutto inutile, loro lo sanno.
Sei un'ingenua, cara mia.
Sei un illuso, piccolo.
Siete condannati a sicure delusioni, tutti voi.
Che lasciate il posto e scendete.
Convinti.
Che basti una spinta per volare.

Quelli che restano a bordo.
Senza i quali, magari, l’aereo non si sarebbe mai fermato…



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