La vendetta dell’orso Grizzly

Storie e Notizie N. 1520

La più alta corte del Canada ha dato parere favorevole ai costruttori di una stazione sciistica sulla terra considerata sacra dalla comunità indigena Ktunaxa nella Columbia Britannica.
In particolare, il progetto incontra la strenua resistenza dei membri della popolazione suddetta, poiché da centinaia di generazioni venerano la zona, da loro chiamata Qat'muk, come il luogo in cui alberga lo Spirito dell’orso Grizzly
.

Non dite che non l’avevamo detto.
E non osate neppure affermare di non averne mai sentito parlare.
E’ storia vecchia.
Guardate.
Guardate cosa è accaduto a quei disgraziati che hanno osato erigere la loro vita sopra un cimitero di nativi.


Che poi, tali siam tutti, venuti alla luce da qualche parte, in cerca del meritato rispetto.
D’accordo, erano solo film.
Al meglio, romanzi, nel piccolo, brevi racconti.
Ma non è così che ci ricordate?
Non è in cotal guisa che ci rammenterete per sempre?

Urlanti di trucco e odio sviscerato per il candido invasore, in cerca di scalpi e nuovi nemici da poltrona.
Sicché per quanti strati di verità conquistata con sangue e tenacia si possa ricoprire la grande menzogna del prode pioniere, il danno è stato ormai fatto.
Lo
scomodo sterminio archiviato.
Nondimeno, siamo qui e qui resteremo.
I fantasmi testardi, ecco il vero titolo, corretto, quanto
politicamente ignorato.
Noi, e tutte le sorelle e i fratelli che la madre ci ha posto al fianco, lungo il cammino del ritorno.
A lei, di nuovo.

Terra.
Incuranti di questo e ben altro, del medesimo tenore della presunta, giusta colorazione tra le tonalità vincenti, vi illuderete di sotterrare asce e memoria altrui sotto un temporaneo manto di neve.
Sul quale giocare con le storie minori.
Calpestandone eroi o semplici comparse.
Di identico valore, per il mondo là sotto.
Perché nel regno degli uomini liberi, ciascuno è suddito nella vita dell’altro.

Esultate, gioite pure innanzi all’ennesimo trionfo, sollevando in alto il solito premio.
Poter scivolare imperterriti lungo il fianco sottratto con l’inganno.
Nondimeno, nel preciso istante di maggior celebrazione dell’ennesima violenza di pubblico interesse, lo spirito si farà carne.
Alquanto iroso, e tutt’altro che sazio.
Non so se vi rendete conto di quanto sia alto un Grizzly e, soprattutto, di quanto mangi ogni dì.

Non avrà pietà, sappiatelo.
Azzannerà e si abbufferà a quattro, cinque, anche di più, tanti palmenti quanti sono i genocidi dimenticati nei secoli trascorsi.
Non risparmierà neppure sci e dopo sci, slittini e dopo slittini, semmai esistano.
Laddove esistano, gnam!
Nel caso, poi, pensiate che per quanto colossale, la pancia di un orso avrà pure un suo limite, ricordate che trattasi di spirito cocciuto.
Ovvero, fantasma testardo, polemico e dotato di immaginazione anarchica, esattamente come noi.
E se voi altri manipolate da sempre il passato, cosa ci impedisce di far lo stesso con il futuro?
Sfortunatamente, di sogni improbabili è composto il nostro.
Esattamente come questa fragile minaccia, che ha ben poco di fondato.
Inverosimile come la maggior parte degli aneddoti narrati e venduti sui fantomatici nemici del nuovo mondo.
Ciò malgrado, continueremo ad adorarli, i nostri spettri.
A vivere e morire per loro.
Poiché son come l’aria che ricopre il mondo.
L’uno non vedrà il domani se smetterai di lottare per l’altra.


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