Non è lo Stato a comandarci. Berlusconi... no, Hitler





Le reazioni di Berlusconi alla sentenza della Corte Costituzionale sul Lodo Alfano sono a mio modesto parere particolarmente degne di nota.
Sono persuaso che ogni volta che il nostro premier si trova ad esprimere un parere a caldo, soprattutto su qualcosa che lo tocca particolarmente, viene fuori la sua vera natura.
Ben diversa sia da quella del premier illuminato, che porta in scena nei discorsi preparati in occasioni ufficiali, come ad esempio i G8, che da quella del re delle gaffes, vedi l’ultima sull’abbronzatura di Michelle Obama, evidente fumo negli occhi dell'opinione pubblica.
Intervistato ieri dai giornalisti, appreso il verdetto che lo riguarda, Silvio ha così commentato: «La Consulta non è organo di garanzia ma organo politico, dominata da undici giudici di sinistra contro quattro che non lo sono. Per questo non ho mai creduto che l’approvassero. Ma io vado avanti. Dobbiamo governare, con o senza Lodo».
«Volete sapere qual è la sintesi? Meno male che Silvio c’è altrimenti saremmo in mano a una sinistra che farebbe del nostro Paese quello che tutti sapete».
«Il 72% della stampa è di sinistra, gli spettacoli di approfondimento della tv pubblica sono di sinistra e ci prendono in giro anche con gli spettacoli comici. Senza considerare che abbiamo una minoranza di magistrati rossi che è organizzatissima e usa la giustizia a fini di lotta politica».

Stamani ha poi aggiunto: “Il governo va avanti serenamente e se possibile con più grinta di prima perchè questo è necessario al benessere del Paese. Abbiamo governato cinque anni senza lodo Alfano e continueremo a governare anche senza di esso”.

Cosa da tale arroganza a questo vecchietto, col parrucchino e la pella tirata?
Semplice: è stato eletto dal popolo.
Oggi non saranno proprio sette italiani su dieci dalla sua parte, ma Berlusconi è lì perché ha vinto le elezioni.
Vedrete, soprattutto nei prossimi mesi, lo sentiremo spesso questo concetto, poiché è l’unica arma che gli è rimasta: la gente è dalla mia parte, i cittadini sono con me.
E’ ciò che l’attuale presidente del consiglio ripete sempre, quando si sente con le spalle al muro.
Tuttavia, per quanto la democrazia sia uno dei fondamenti di una società sana, civile e pacifica, non dobbiamo dimenticare che il parere del popolo non è e non sarà mai giusto per antonomasia.
A riprova di ciò:

E voglio che tu sappia che non ho alcuna intenzione di allontanarmi dal lavoro che le persone che mi hanno eletto mi hanno chiesto di fare per gli Stati Uniti.
Richard Nixon, 37° presidente degli Stati Uniti, in seguito allo scandalo del Watergate.

Vado verso il popolo e sono col popolo per comunione di intenti e di spirito. […] L'umile gente del lavoro mi ha sempre amato e mi ama ancora.
Benito Mussolini

E infine:

Siamo noi "lo Stato". Noi non obbediamo agli ordini di nessuna potenza terrena, ma soltanto agli ordini di Dio, che ha creato il popolo tedesco. Noi siamo il fondamento dello Stato! […] Non è lo Stato a comandarci, ma siamo noi che comandiamo lo Stato!
Adolf Hitler

PS: Ringrazio uno per uno i 727 che hanno votato questo mio articolo come post dell'anno ai Macchianera Blog Awards.