Egitto sciopero contro Mubarak un milione in piazza: passate per Roma?



Storie e Notizie N. 321

In questo momento una folla di un milione di persone, dopo essersi riunita al Cairo presso Tahrir Square, sta per raggiungere il Palazzo presidenziale, situato nel distretto di Heliopolis.
Il tutto nonostante la censura operata su Internet da parte del governo.
L’immensa massa di cittadini, come molti di voi sapranno, è parte di una rivolta popolare iniziata in Egitto il 25 gennaio, contro la leadership di Mubarak.
Il sollevamento è chiaramente ispirato dalle recenti manifestazioni in Tunisia, che hanno portato alla fuga del presidente Ben Ali.
I motivi sono simili.
Da una parte una popolazione afflitta da gravi difficoltà nel riuscire a vivere una vita decente e dall’altra un governo colpevole di inettitudine e corruzione.
Non vi ricorda nulla?
Ma restiamo nel punto, c’è ancora tempo per affondare il colpo.
Nello specifico, il governo del presunto zio o nonno di Ruby è accusato di trent’anni di dittatura, imposta con il pretesto di uno stato di emergenza deciso a causa dell’omicidio del presidente Al-Sādāt, predecessore di Mubarak.
Uno stato di emergenza che ha portato quest’ultimo ad esercitare un controllo completo dei media, con arresti preventivi ed evidenti abusi di potere, oltre al pericolo di una successione nepotistica a favore di suo figlio Jamal.
Il movimento di protesta ha individuato come leader il premio Nobel per la pace Muhammad al-Barade'i (occidentalizzato El Baradei), il quale ha recentemente affermato che la protesta andrà avanti finché Mubarak non si sarà dimesso.
Come mi piace questa cosa.
La protesta va avanti e non si ferma finché non ottiene quello per cui sta lottando.
Adoro questo concetto...

La Storia:

Dal recente discorso a migliaia di manifestanti da parte del Nobel El Baradei:

"Compagni Egiziani, oggi dovete riottenere i vostri diritti. Ciò che abbiamo iniziato non sarà mai più riportato indietro. Abbiamo una richiesta fondamentale: che il regime finisca e cominci una nuova era. Ripeto, avete ripreso i vostri diritti e quello che abbiamo cominciato non può tornare indietro. Mi inchino al popolo d'Egitto con rispetto. Vi chiedo pazienza, il cambiamento arriverà nei prossimi giorni."

(Fonti: The root, BBC)

Non pensate che un cambiamento sia quanto mai urgente anche da noi?



Storie e Notizie: storie, frutto della mia fantasia, ispiratemi da notizie dei media.