Storie di razzismo: L’Italia nazista e la Giornata della memoria

*1933/1939:
L'intero popolo tedesco venne suddiviso in due categorie principali:
I Camerati della nazione.
Gli Stranieri della comunità, i quali non appartenevano al corpo storico e culturale della Germania.
1992/2009:
I Comunitari sono coloro che appartengono alla Comunità Europea.
Gli Extracomunitari non possiedono la cittadinanza di un Paese appartenente alla Comunità Europea.
1933/1934:
I nazisti accusavano gli ebrei di tutti i problemi della Germania: povertà, disoccupazione e la sconfitta nel primo conflitto mondiale.
1994/2009:
Il centro destra, puntualmente in fase di propaganda, accusa gli extracomunitari di tutti i problemi Italiani: povertà, disoccupazione e criminalità.
1938:
Il 30 settembre il governo tedesco stabilì che solo dottori "ariani" potevano curare i tedeschi "ariani". La cura dei pazienti ebrei era, di fatto, già impedita dalle precedenti leggi che escludevano i medici ebrei dalla professione.
2009:
Gennaio, la Lega propone niente cure mediche ai clandestini.
1938:
Il 15 novembre i bambini ebrei vennero esclusi dalle scuole pubbliche.
2008:
Il 14 ottobre la Camera ha approvato una mozione dell’onorevole Cota, Lega Nord, che propone l'istituzione di classi ponte in cui riunire studenti stranieri che non superino prove e test sulla cultura italiana.
1938:
Il 7 novembre Herschel Grynszpan, un giovane ebreo polacco, per vendicare l'espulsione dei suoi genitori dalla Germania, sparò al diplomatico tedesco Ernst Eduard von Rath all'ambasciata tedesca di Parigi. Joseph Goebbels, Ministro della propaganda tedesca, colse l'opportunità di ben figurare con Hitler ordinando una massiccia repressione a Berlino.
2009:
Gennaio, un gruppo di cittadini romeni ha violentato una giovane di 21 anni, picchiando brutalmente il suo fidanzato a Guidonia, vicino a Roma. Il Ministro dell'Interno Maroni: "Il 58% degli stupri, in Italia, è commesso da italiani, il 9% da romeni. A Roma i numeri sono diversi: il 35% è commesso da italiani e il 31% da romeni. Questo accade perché a Roma c'é una forte concentrazione, per questo l'emergenza campi nomadi è più forte."
Il regime nazista, come per tutti i non-ariani, si macchiò di un vero e proprio genocidio delle popolazioni Rom e Sinti.
Ian Hancock, direttore del Programma di studi Rom presso l'Università del Texas ad Austin, suggerisce una cifra che oscilla tra le 500 mila ed il milione e mezzo di vittime.
Ad memoriam


*Notizie da Wikipedia.
(Nella foto: Rom appena giunti al campo di sterminio di Belzec, in Polonia)
 
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