Storie sull'ambiente: L'ultimo reattore in Giappone

Storie e Notizie N. 971

Oggi, 33 minuti dopo l’una in Giappone (altrettanti passate le 18 qui da noi, ieri), il paese nipponico è di nuovo una nazione Nuclear-free, ovvero a nucleare zero.
In pratica, l’ultimo reattore atomico attivo è stato spento.
Quella che segue è la cronaca del febbrile conto alla rovescia che ha risposto al più cruciale dei dilemmi degli ultimi anni.
Si può sopravvivere senza energia nucleare?

Fratelli e sorelle del Sol Levante,

tra poco daremo il via al countdown che ci aprirà le porte dell’ignoto.
Ovvero, l’ancestrale fonte di ogni nostra paura.
Dal meno preoccupante dei timori alle angosce più tremende.
Siamo qui, davanti a quel pulsante rosso, con il polpastrello tremante sospeso in attesa di mettere fine a un sogno.
O un incubo.
Come sempre, dipende tutto da che punto di vista si guardi il futuro.
E, soprattutto, da quale angolazione quest’ultimo osserva noi altri.
Ecco, ci siamo.
Dieci secondi e sapremo.
Dieci battiti del nostro ansioso cuore e vedremo.
Dieci, in ultima analisi, sospiri al pensiero di quel che troveremo e avremo la risposta alla nostra domanda.
E alla nostra paura.
Tra numeri e dubbi, fondamentali dubbi.
Dieci
Potremo ancora essere veloci e dritti alla metà per primi, inevitabilmente tali?
Nove
Riusciremo lo stesso a rendere efficiente sino alla noia la zona produttiva della nostra esistenza?
Otto
Saremo comunque in grado di bombardare di luce ogni anfratto di questa nostra spigolosa isola?
Sette
Sapremo saziare abbastanza le ciclopiche donatrici di vita e ripugnanti nubi di cui sembra non si possa fare a meno?
Sei
Manterremo intatto quel cinico quanto universale equilibrio tra ricchi sempre più ricchi e poveri altrettanto, ma nel senso opposto?
Cinque
Avremo ancora il diritto di sederci al tavolo di quelli che nel mondo contano tranne che per il mondo stesso?
Quattro
La nostra strada non darà per caso adito alla fanatica verde progenie delle piante nostrane di imporci del tutto la loro utopica visione dell’ambiente?
Tre
Non è che le divinità del terzo millennio, leggi investitori stranieri, si adireranno e si vendicheranno?
Due
La vita sarà ancora quell’incessante Tango tra lacrime e gioia?
Uno
Perlomeno, saremo vivi?
Zero
E un intero popolo si risvegliò dall’incubo.
O sogno.
Dipende, come già detto, da quale punto di vista si guardi il futuro.
E, più che mai, da quale angolazione quest’ultimo osserverà noi.

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