Storie di bambini eroi: ballata di quelli che tornano

Storie e Notizie N. 1045

Capita che un bambino che dormiva dai nonni si accorga di un incendio e salvi la vita a sei persone, tra cuginetti e parenti, rientrando ogni volta in casa per salvare il prossimo.
Questa ballata è per lui.

Tyler Doohan aveva otto anni ed era uno di loro.

Pochi, in effetti.
Nondimeno, laddove la musica giusta li colga, financo nel sonno, si arrestano sul posto.
E iniziano a danzare.
Questa è per loro.
La ballata.
Di quelli che tornano.

Sui propri passi, è chiaro.
O forse non lo è per la maggior parte di noi.
Qual è la cosa giusta da fare? Cosa rende merito all’attimo e cosa lo cancella dalla storia? Come si può continuare il viaggio con dignità? E al contempo abbandonarlo?
Scena già vista. Istante già vissuto. Momento già scritto.
Un tremendo boato, la bomba è finalmente esplosa.
Alle nostre spalle.
Le grida di rabbia e violenza si ergono veementi.
Dietro di noi.
I veleni del mondo e le fiere della guerra si apprestano a divorare gli inermi.
A sud dei nostri occhi.
Via, scappiamo. Salviamoci, noi e chi ci precede. E' per loro, che lo facciamo, mica per noi. Dobbiamo prima pensare a quel che è innanzi ai nostri occhi. Chi potrebbe biasimarci?
D’altra parte, non si era detto di aver fede? E il domani, dove viene proiettato se non su quello schermo da enne dimensioni sempre acceso?
D’accordo, l’orizzonte può essere anche un pretesto, ma chi prenderebbe l’altra strada?
Ed ecco che il miglior racconto della storia, la vita, ruba con prepotenza la scena e ti costringe a fermarti.
Per aver il minimo coraggio di ammirare chi non solo si è voltato molto prima di te.
Ma ha accolto nel cuore i suoni che meglio si accordavano con l’anima e ha iniziato a ballare.
Non vale la pena, dice la strofa muta per chiunque tranne il nostro.
Non vale la pena esserci e lasciare indietro il resto.
Esso merita il meglio.
Tutti lo meritano.
E, al contrario, questo vale la pena dimostrarlo.
Perché il meglio sono loro.
Quelli che tornano.

Tyler aveva solo otto anni ed era uno tra questi.
Non tanti, peccato.
Ciò nonostante, allorché la melodia adatta li avvolga, perfino in un sogno, il tempo si ferma.
E iniziano la danza.
Questa è per loro.
La storia.
Di quelli che si voltano.
E tornano.
Per noi.

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