Storie di animali maltrattati: lo sfogo

Storie e Notizie N. 1069

In California una coppia passeggia con il cane nella propria terra e trova 1427 monete, datate tra il 1847 e il 1894, del valore di almeno dieci milioni di dollari

Lasciatemi questo momento.
Perché questo è il mio, di momento.
Ne ho sentite tante.
Ne ho subite troppe, fino ad oggi.
Adesso è finalmente giunta l’ora che mi prenda la scena.
E dica le cose come stanno.
Un fastidio, un fastidio, alla fine di tutto.
E’ questo che dicono in molti, no?
Un peso, una rottura, una spiacevole incombenza, soprattutto d’inverno.
Bugiardi, bugia colossale.
Perché d’estate vi lamentate anche di più.
Chi me l’ha fatto fare, se l’avessi saputo prima.
Questo è il minimo che mi tocca ascoltare.
Che poi, sembra che ci facciate un favore, ogni volta.
A parte la notizia in oggetto, che mette la parola fine alla storia e non ne parliamo più, il favore lo fate a voi stessi, strappati alla fregnacce in tv o alle dita impazzite su quei minuscoli bottoncini da lettere e numeri tatuati che dovrebbero unirvi e allora non capisco perché vi lamentate di essere soli.
Soli.
E allora io che cappero sono?
Un porta ombrelli?
No, io sono quello che sporca, che vi sporca, che rompe, che vi rompe, che disturba.
Che vi disturba.
Dite che l’amico si vede nel momento del bisogno.
Del bisogno vostro, però.
Perché altrimenti che palle, anche più volte al giorno.
Scusate, eh?
Scusate se mi ascolto e assecondo i miei istinti.
Perdonate se mi permetto di vivere per quello che sono.
Dico, ma chi impedisce a voi altri di fare lo stesso?
Io no di certo.
Tra l’altro, impedire non è una parola che mi riguardi.
Del resto anche tergiversare, sarcasmo e ginecologia, a dirla tutta.
In generale, chi mi conosce davvero sa che faccio della concretezza del linguaggio un mio vanto.
Un solo vocabolo, un unico suono, ecco in cosa consiste l’intero mio repertorio.
Nondimeno, sapete meglio di me che non è la quantità di parole che arricchisce il messaggio, bensì il tono, l’intenzione.
La postura e lo sguardo.
Il sentimento, l’emozione.
Il sogno è sempre uno solo a guidare la folla quanto una sola creatura.
Il resto è materiale per i maniaci dei dettagli.
Assolvetemi per questo sfogo, perché questo è il mio momento e ho voluto prendermelo tutto.
Ne ho passate tante.
Ne ho ascoltate troppe, fino ad oggi.
Punto e a capo, ora.
Nuovo capitolo, romanzo e film con un solo incipit.
Portateci a spasso, il più possibile, e fatelo ogni volta con gioia, perché non avete idea di quello che potrete trovare in giardino…

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