Storie di animali: la festa dentro la balena

Storie e Notizie N. 1092

Fu un giorno indimenticabile, quello.
Questo.
Oggi, intendo.
Una notizia eccezionale per gli amanti dell’ambiente, ma non solo.
Non solo per loro, ecco.
Perché se all’Aja le Nazioni Unite hanno finalmente dato ragione agli australiani, che nel 2010 avevano citato in giudizio i giapponesi, rei a loro avviso di spacciare come scopi scientifici gli interessi commerciali nella caccia alle balene, non sono solo Greenpeace e tutti gli animalisti ad esultare.
C’è la festa fuori.
Ma anche quella dentro.
E quella dentro, signore e signori, è tutta un’altra cosa.
D’accordo, sotto gli occhi di tutti vi sono i party più appariscenti, le celebrazioni più altisonanti, i raduni di massa imponenti e gli happening che rimangono nella storia, quegli eventi memorabili che puoi dire con orgoglio: “Io c’ero.”
Concordo.
Ma ci sono altre feste, come dire, meno raccontate, più nascoste, che non sai quando iniziano e che non durano mai tanto, anzi.
Sono le feste dentro, che per parteciparvi devi essere disposto a cedere qualcosa che sia davvero essenziale.
Leggi come le feste che puoi dire con invidia: “Magari ci fossi stato.”
Nel nostro caso, non furono in tanti a poter vantare l’agognata presenza.
Pochi, in effetti.
Due sardine attempate.
Sorelle gemelle e mezze cieche.
Un'aragosta schizofrenica convinta di essere una rete da pesca.
Che a sua volta aveva catturato un inviperito cavalluccio marino.
Che all’inizio della loro vita insieme la odiava, ma poi ha finito per innamorarsi di lei.
O di lui.
Difficile dirlo con le aragoste schizofreniche.
Poi c’era anche un bambino.
Sì, anche un umano.
Non quel bambino.
Questo non diceva bugie, tutt’altro.
Non potremmo quindi dire che se lo fosse meritato, di trovarsi lì, con gli altri.
Un caso avverso, ovvero ennesimo sberleffo di nostra signora la sfortuna.
Scivoli, cadi e ti ritrovi al buio con due anziane sardine e un cavalluccio marino invaghito di un’aragosta.
Ma poi arrivò quel giorno indimenticabile.
Questo giorno.
Oggi.
E la balena che aveva ingoiato i nostri iniziò a ballare e cantare.
Cantare e ballare così bene, ma così dannatamente bene che al bimbo e agli animali nella pancia sembrò di trovarsi in paradiso.
Che volete farci, è l’Eden dei disgraziati di questo mondo.
Si presenta negli istanti e nei luoghi meno confortevoli.
Quasi nessuno ne viene a conoscenza.
Ma quando arriva vale la pena perfino essere ingoiati da una balena.
E solo chi c’è stato capisce che le feste migliori sono lì dentro.
E' come per il cuore.

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