Storie di animali microscopici: il virus è incavolato

Storie e Notizie N. 1073

A causa del riscaldamento globale, dopo un sonno di 30.000 anni, il Pithovirus sibericum è tornato alla luce.
Ecco le sue prime parole…

Adesso sono stafilococchi vostri.

La pacchia è finita, cari miei.
Io sono un vero virus, mica questa robetta di oggi, che si depila le sopracciglia e beve Redbull per tirarsi su.
Per prima cosa vi darò un assaggio della mia forza distruttiva.
Comincerò con l’infettare la vostra capacità di ragionare con la vostra testa, rendendovi un’immensa massa di banderuole puntualmente manipolabili dal primo imbonitore di passaggio, preferibilmente milionario e rivoluzionario.
Non necessariamente in quest’ordine.
Che?
Già fatto?
Va be’, allora ottenebrerò la vostra mente, confinandola in visioni bigotte e assolutiste, sorde e cieche di fronte ad ogni tipo di novità.
L’hanno già fatto?
Okay, nessun problema.
Mi insinuerò lì dove sorge la paura, soprattutto nelle sue espressioni meno razionali, e la stimolerò allo spasimo, aumentando la vostra diffidenza nei confronti del diverso e dell’ignoto.
Roba vecchia?
Ho capito, ho capito.
D’altra parte ho dormito per migliaia di anni, mica un misero pomeriggio domenicale, cribbio!
Anche cribbio non è nuovo?
Sta bene.
Allora, adesso facciamo sul serio.
Avvelenerò le vostre propensioni democratiche, impigrendo qualsiasi spinta alla decisionalità, inducendovi ad adagiarvi su una cronica passività sotto forma di paraculesco cinico disincanto.
E’ già successo?
Porca ameba, ma chi è venuto dopo di me?
Attila?
Fosse solo quello, dite?
E sia, se volete il gioco forte lo avrete.
Mi insedierò in quella stanza del cervello dove si decidono le priorità e fin dalla nascita opererò un chirurgico lavaggio del medesimo, al fine di distrarvi dall’essenziale.
Voglio vedere poi quanti rimarranno tra voi a lavorare per vivere e non il contrario.
Voglio proprio vedere chi sarà capace di crescere mantenendo almeno un capello, non dico tutta la testa, tra le nuvole.
E voglio sicuramente vedere chi amerà così tanto la vita da non tradirla al prezzo di un’auto o perfino un cellulare super cazzuto.
Cosa?
Sono già in pochi?
Ma santa lebbra, in che razza di mondo vivete?
E, soprattutto, non potevate lasciarmi dormire?
Almeno avrei continuato a sognare.
Di essere un anti virus.
In quel caso, allora sì che vi sarei stato utile.
Come il pane, mi sembra.
Ammuffito, è ovvio.

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