Storie e notizie n. 5: Vigliacche vendette
Le Storie: Fu una giornata di ordinaria vendetta, in Italia, quel 16 febbraio del 2009. A Roma, un gruppo di persone armate di mazze e con il volto coperto da passamontagna fece irruzione in un locale ferendo quattro stranieri per vendicare uno stupro compiuto in zona da alcuni romeni. A Catania, in risposta alla notizia dell'abuso di due bambine, una folla di donne scese in strada a caccia di tutti i maschi catanesi sopra i 40 per evirarli sulla pubblica piazza. A Firenze, per vendicare le botte subite da una loro collega per mano di un alunno, gli insegnanti delle scuole della città scelsero in classe lo studente più scostumato e lo picchiarono davanti a tutti i suoi compagni. A Molfetta, in provincia di Bari, non appena udito il commento del 34enne violentatore dopo il suo arresto, le signore locali prelevarono per rappresaglia un uomo e lo spellarono vivo, al grido: "Meglio che lo facciamo noi, tanto non la farà nessuno!" Ad Afragola, Napoli, per rispondere all'abuso su alcuni minori, furono i maschi a farsi giustizia da soli: una folla inferocita rapì cinque madri trentaseienni a caso e le costrinse a prostituirsi per una notte intera. A Messina, l'ennesima violenza di un pedofilo, provocò la rivolta di centinaia di madri che acchiapparono il primo vecchietto lascivo nel parco per metterlo al rogo. A Palermo, sempre per vendetta, come capri espiatori per la violenza compiuta da un loro collega, dieci ristoratori furono violentati con un mattarello. A Venafro, in provincia di Isernia, furono tempi duri per i maschi venafrani, costretti a pagare le conseguenze degli abusi di un loro concittadino. Una ronda "padana" di madri avvelenate prese a pattugliare le strade in cerca di uomini, possibilmente da soli. E la serie fu molto, molto più lunga... Le Notizie: Il Tempo, 16 febbraio 2009: Nella Capitale monta la rivolta. Armati di mazze e a volto coperto: raid in un locale, feriti 4 romeni. Assalto a un kebab turco frequentato da romeni. Ieri sera un gruppo di persone armate di mazze e con il volto coperto da passamontagna ha fatto irruzione nel locale in via Tarrocceto, nella zona di Porta Furba, sulla via Appia, poco distante dal parco della Caffarella dove è avvenuto lo stupro. Leggo, 16 febbraio 2009: Abusa per anni delle due nipotine a Catania, arrestato un 47enne Italiano. Tra il 1999 e il 2001 avrebbe violentato più volte le due figlie di suo fratello, che all'epoca dei fatti avevano entrambe meno di 10 anni. È l'accusa contestata a un disoccupato incensurato di 47 anni che è stato arrestato dalla polizia a Catania per violenza sessuale aggravata su minorenni. Il Tempo, 2009, 14 febbraio: Botte al figlio della «prof» che lo aveva sospeso a scuola. FIRENZE: È stato sospeso dalle lezioni e il giorno dopo, insieme a un paio di amici, ha aspettato davanti alla scuola il figlio quindicenne Italiano di una professoressa, prendendolo a schiaffi. Poi gli ha rifilato un calcio, dicendogli che le botte erano un messaggio per sua madre. Ansa, MOLFETTA (BARI) 14 febbraio 2009: "Meglio che lo faccia io prima che lo facciano gli altri". Anche questo diceva a sua figlia appena quattordicenne per giustificare gli abusi sessuali cui la sottoponeva. L'uomo, un giovane padre Italiano di 34 anni che è stato arrestato questa mattina, aveva ridotto la figlia in stato di totale soggezione, minacciandola, picchiandola e ricattandola. Il Tempo, 14 febbraio 2009: Napoli, lasciava violentare le sue bimbe di 8 e 10 anni. Come Lolite, addosso il meno possibile, andavano incontro alla violenza dei loro aguzzini in un sottoscala in cambio di pochi euro: quattro, cinque, ma anche niente se ad abusarne era lo zio acquisito. Soldi da portare alla madre, regista del raccapricciante commercio. C'è un'incredibile storia di degrado culturale e sociale dietro gli abusi sessuali cui una trentaseienne Italiana di Afragola (Napoli) per circa due anni ha sottoposto le due figlie, all'epoca di 8 e 10 anni. Secolo XIX - Il sole 24 ore, 14 febbraio 2009: Già condannato per pedofilia, torna a violentare bambini. Sarà interrogato lunedì mattina Marcantonio Russo, il 33enne Italiano arrestato dalla Squadra mobile di Messina con l’accusa di violenza sessuale e induzione di minori alla prostituzione. Russo, già condannato per atti di pedofilia nel 2006 a 4 anni di reclusione, era tornato in libertà da pochi mesi per la scadenza dei termini di custodia cautelare visto che il processo d’appello non è stato ancora fissato. Il pedofilo adescava bambini e ragazzini e li convinceva con soldi, dolciumi e figurine ad atti sessuali. Alcuni li usava come «procacciatori» di nuovi, piccoli «clienti» e per questo lavoro li pagava con 10 euro a «servizio». Eco di Sicilia, 13 febbraio 2009: Palermo: minore convinto a fare sesso in cambio di 20 euro. Era stato convinto da Giovanni Padellaro, un ristoratore Italiano di Palermo, a prostituirsi in cambio di 20 euro. La triste vicenda è stata raccontata in un'aula di tribunale a Palermo da un ragazzo di 17 anni, vittima di abusi sessuali. Il minore ha confermato tutte le accuse nei confronti dell'uomo che lo avrebbe indotto ad avere rapporti sessuali con lui in cambio di denaro e lo avrebbe anche costretto a drogarsi. Il Tempo, 13 febbraio 2009: Marito e padre violento allontanato da casa: Non potrà più avvicinarsi a moglie e figli. Per loro, la fine di un incubo. Per il 32enne venafrano, quindi Italiano, l'obbligo di tenersi alla larga dalla propria famiglia. Il giovane è stato prelevato dagli agenti della squadra mobile di Isernia, per eseguire l'Ordinanza di Applicazione della misura cautelare dell'allontanamento dalla casa familiare disposta dal G. Corollario: Violenza sessuale: boom stranieri, dice l'Ansa di ieri e la maggior parte dei quotidiani nazionali non parla d'altro. Tuttavia, la ricerca ISTAT 2007 stima in 6 milioni 743 mila le donne che hanno subito violenza fisica o sessuale nel corso della vita, una cifra che corrisponde al 32% delle donne di età compresa tra i 16 e i 70 anni. L’autore della violenza fisica è nella maggior parte dei casi il partner o un ex partner, e anche per quanto riguarda gli stupri nel 69,7% dei casi l’autore è il partner. Ben 674 mila donne hanno subito violenze ripetute da partner e di queste il 61,4% aveva figli che hanno assistito alla violenza. Il 95% della violenza subita dalle donne non viene denunciato e un terzo delle donne non ne parla con nessuno. Soprattutto, l'ISTAT dice che solo il 10% degli stupri è attribuibile a stranieri e che, se la matematica non è un opinione, il 90% è opera di Italiani. In questo paese anche la vendetta è ingiusta, parziale, profondamente incoerente. O forse vigliacca…