Basta con il concerto del primo maggio

La Festa dei lavoratori viene celebrata il 1º maggio di ogni anno e intende ricordare l'impegno del movimento sindacale e i traguardi raggiunti in campo economico e sociale dai lavoratori. Questa è la realtà. Il 20 Marzo scorso l'Istat ha reso noto che il numero dei disoccupati italiani ha segnato nel 2008 un aumento per la prima volta negli ultimi 9 anni e secondo gli analisti nel corso del 2009 la situazione potrebbe peggiorare, portando il tasso di disoccupazione oltre l'8%. Anche questa è la realtà. Nella classifica relativa al tasso di disoccupazione nell'Unione Europea l'Italia si trova al diciassettesimo posto su 27 paesi: 1. Danimarca 2 % (2008) 2. Romania 3.6 % (2008) 3. Austria 3.7 % (2008) 4. Cipro 3.8 % (2008) 5. Olanda 3.9 % (2009) 6. Lussemburgo 4.7 % (2008) 7. Lituania 4.8 % (2008) 8. Estonia 5.1 % (2008) 9. Repubblica Ceca 5.5 % (2008) 10. Irlanda 6.2 % (2008) 11. Bulgaria 6.3 % (2008) 12. Malta 6.4 % (2007) 13. Regno Unito 6.5 % (2009) 14. Finlandia 6.5 % (2008) 15. Slovenia 6.7 % (2008) 16. Belgio 7% (2008) 17. Italia 7.1 (Aprile 2009) 18. Svezia 7.3 % (2009) 19. Slovacchia 7.4 % (2008) 20. Portogallo 7.6 % (2008) 21. Ungheria 8% (2008) 22. Francia 8.6 % (2009) 23. Germania 8.6 % (2009) 24. Grecia 8.9 % (2008) 25. Polonia 9.7 % (2008) 26. Lettonia 14.4 % (2009) 27. Spagna 17.36 % (2009) Pure questa è la realtà. Da cui logicamente segue la domanda: Quale traguardo in campo economico e sociale dei lavoratori ricordiamo in questo primo maggio 2009? E in quelli precedenti? Eppure, ogni anno, fin dal 1990 in Italia la Festa dei lavoratori coincide con il Concerto del primo maggio, evento organizzato da quel medesimo movimento sindacale grazie al cui impegno dovrebbe essere migliorata la condizione degli stessi… Amici miei, ma questa non è affatto la realtà. Questa pagliacciata in piazza e in diretta televisiva è lontana anni luce dalla realtà. Addirittura quest'anno ci chiedono pure i soldi, per quanto per una causa nobile come l'istituzione di borse di studio per gli orfani di vittime di incidenti sul lavoro. Ma perché non li chiedete alle aziende che in Italia sono responsabili ogni anno di almeno 30000 infortuni con danni permanenti e più di mille morti? Secondo le statistiche INAIL nel decennio 1996-2005 il nostro è risultato il paese con il più alto numero di morti sul lavoro in Europa… La realtà è che qui da noi anche la Festa del lavoro è solo una rappresentazione e nulla più, una fiction come tante. Forse non è un caso che l'Italia è l'unico paese al mondo che la ricorda con un concerto. “Italiani, cantate e ballate, così non pensate, altrimenti vi preoccupate!” E noi questo non lo vogliamo...