Storie e Notizie N. 29: “Anche io ho clonato 14 embrioni”, risponde scienziato italiano.
La Storia:
Il nostro paese da sempre segue gli Stati Uniti pedissequamente, per non usare altri avverbi, meno eleganti.
Basti vedere come il governo Berlusconi precedente fosse pienamente d’accordo con la linea Bush riguardo alle tematiche ambientali e che, nonostante con Obama essa sia mutata radicalmente, il nuovo governo è ancora in perfetta sincronia con lo zio sam.
E così, con estrema tempestività, all’indomani del clamoroso annuncio da parte di un ricercatore americano sulla clonazione di 14 embrioni, ecco uno scienziato nostrano pronto a seguire l’importante alleato:
“Anche io, qui in Italia, ho clonato 14 embrioni. Precisamente a Milano, capitale del nord e tra non molto anche del resto del paese. Inutile dire da chi ho prelevato le cellule per il fondamentale esperimento. Ho scelto il meglio che la nostra terra offre oggi. Un uomo che ci rappresenta tutti, ogni giorno, con notevole piglio e anche con un pizzico di goliardia, il che non guasta mai, malgrado ciò che dicono i sui detrattori. Il perché di questo avveniristico progetto è evidente. Esso risponde ai bisogni che ci sono nella nostra nazione, più che mai oggi.
In Italia viviamo tempi difficili e dobbiamo affrontare grandi problemi, per la maggior parte dovuti a mancanze altrui, ovviamente. E’ sotto gli occhi di tutti, ormai, che esse siano la diretta conseguenza di azioni esterne. Da una parte l’Unione europea, forte anche della nostra incauta entrata nell’euro e dall’altra le orde di clandestini che approdano ogni giorno sulle nostre coste.
Se poi ci si mettono pure tragedie 'totalmente casuali' come il terremoto in Abruzzo, voi capirete come mai in questo momento c’è bisogno di rimanere compatti.
C’è bisogno che tutti abbiano la medesima visione del mondo.
C’è bisogno che tutti condividano identici valori di riferimento.
C’è bisogno che ognuno di noi persegua gli stessi sogni: avere successo nel lavoro, vivere in una casa grande e guidare una bella macchina, per dirne alcuni.
C’è bisogno che la verità non sia messa mai in discussione perché c’è bisogno di rimanere compatti, con la stessa visione del mondo, gli stessi valori, ecc.
C’è bisogno di semplificazione, poiché la vita può essere molto breve ed è meglio farla in discesa.
C’è bisogno che tutti lodino il proprio governo, perché c’è bisogno di rimanere compatti, con la stessa visione del mondo, gli stessi valori, ecc.
C’è bisogno di essere tutti uguali, come sessanta milioni di embrioni identici a lui…
Arroganti, ignoranti, superficiali, cafoni, autoritari ma tutti con un grande, grandissimo senso dell’humour.
La Notizia:
Clonazione: ricercatore Usa, creati 14 embrioni umani 'fotocopia'
Roma, 22 apr.(Adnkronos) - Avrebbe clonato 14 embrioni umani, e impiantato 11 di questi nell'utero di quattro donne. Ma nessuna gravidanza è andata avanti, anche se la nascita del primo bebè 'fotocopia' sarebbe appena dietro l'angolo. L'annuncio choc arriva dagli Usa, dove Panayiotis Zavos, un controverso andrologo cipriota già noto alle cronache e impegnato da anni negli studi sulla clonazione umana, terapeutica e riproduttiva, ha rivelato di aver anche clonato, in passato, embrioni da tre persone morte, tra cui la piccola Cady, una bambina di 10 anni che ha perso la vita in un incidente d'auto.
Il video della clonazione, si legge sul quotidiano Gb 'The Indipendent', è stato filmato da un regista-documentarista prima dell'impianto nelle quattro donne - tre sposate e una single - provenienti da Gran Bretagna, Stati Uniti e da un Paese mediorientale. Per rompere l'ultimo tabù etico e scientifico, Zavos si è rivolto a un laboratorio segreto, probabilmente in Medio Oriente, dove la clonazione non è un reato.
Nessuno degli embrioni trasferiti avrebbe dato inizio ad una gravidanza, ma secondo Zavos si tratta del "primo capitolo" verso la creazione di un essere umano clonato a partire dalle cellule della pelle di uno dei suoi genitori. "E se intensificheremo i nostri sforzi - assicura l'andrologo - riusciremo ad arrivare al primo bebè clonato entro 1-2 anni".
Zavos ha spiegato di ricevere richieste ogni giorno, da parte di persone che desiderano superare i propri problemi di infertilità attraverso l'utilizzo della stessa tecnica di clonazione che venne usata per la creazione della celeberrima pecora Dolly nel 1996. "Ma la clonazione riproduttiva umana - avverte - deve essere l'ultima opzione, dopo aver esaurito tutte le altre opportunità".
Zavos precisa: "Non ci interessa la clonazione dei Michael Jordan o dei Michael Jackson di questo mondo. La mia ambizione è quella di aiutare le persone", conclude.
Sulla rubrica Storie e Notizie: storie, frutto della mia fantasia, ispiratemi da notizie dei media.