Berlusconi riferirà in Parlamento: ecco il testo in anteprima

Storie e Notizie N. 39 La Storia: Signor presidente della Camera, colleghe e colleghi deputati, come vi avevo preventivato oggi sono qui per riferire riguardo agli ultimi avvenimenti che mi hanno toccato da vicino. In questi anni, da quando sono sceso in campo, si è parlato tanto di me, forse troppo. Numerosi sono stati finora i procedimenti penali a mio carico, nessuno dei quali si è però concluso con una condanna. Esco quindi da queste vicende giudiziarie con la fedina pulita. È la nostra legge ad essere stata fino ad oggi dalla mia parte. Per avvenuta prescrizione non sono stato condannato per le accuse di corruzione semplice nel processo Lodo Mondatori, finanziamento illecito ai partiti per il caso All Iberian 1 e falso in bilancio per il processo Lentini. Per intervenuta amnistia non stato condannato ancora per falso in bilancio nel processo relativo all’acquisto dei terreni di Macherio e per falsa testimonianza nel caso sul presunto contributo in denaro corrisposto dal sottoscritto a Licio Gelli per entrare nella P2. Sono stato assolto dall’accusa di falso in bilancio nel processo All Iberian 2 perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato in seguito alle riforme del mio secondo governo. Sono stato assolto dall’accusa di corruzione giudiziaria nel processo SME. Sono stato assolto per insussistenza del fatto dall’accusa di aver corrisposto tangenti alla Guardia di Finanza. Sono stato assolto dall’accusa di falso in bilancio per il processo su Medusa cinematografica, in quanto per la mia ricchezza potrei non essere stato al corrente dei fatti contestati. Sono stato assolto per insussistenza del fatto dall’accusa di corruzione giudiziaria nei confronti di Renato Squillante nel processo Sme-Ariosto 1. Sono stato assolto dall’accusa di falso in bilancio nel processo Sme-Ariosto 2 perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato in seguito ad altre riforme del mio secondo Governo. Sono stato assolto per l’accusa di appropriazione indebita, frode fiscale, falso in bilancio nel processo sull’acquisto dei terreni di Macherio (secondo capo di imputazione). Sono stato assolto per insussistenza del fatto dall’accusa di frode fiscale nel processo su Telecinco. Sono stati archiviati vari procedimenti a mio carico tra i quali riguardanti accuse di spartizione pubblicitaria Rai-Fininvest, traffico di droga, tangenti fiscali Pay-tv, stragi del 1992-1993, concorso in strage, concorso esterno in associazione mafiosa e riciclaggio di denaro sporco, imputato assieme a Marcello Dell'Utri. Rimangono ancora in corso i processi riguardo all’accusa di diffamazione aggravata dall'uso del mezzo televisivo e quella di aver corrisposto mazzette all'avvocato David Mills, pietra dello scandalo che mi ha costretto ad essere oggi qui. Come voi ben sapete non v’è stata ancora sentenza sul sottoscritto poiché essa è vincolata all'esito del vaglio costituzionale del Lodo Alfano. Per questo e per quanto da me elencato, fino a prova contraria, di fronte alla legge io sono innocente. Tuttavia, l’Italia non è abitata da leggi ma da cittadini, uomini e donne, vecchi e bambini e di fronte a loro io sono colpevole. Sì, avete compreso perfettamente. Io sono colpevole. Io sono colpevole perché da quando sono sceso in campo ho convinto molti miei concittadini che per fare politica sia sufficiente essere ricco. Lo sono perché grazie a me molte persone in Italia credono che ognuno possa mentire come desidera e un momento dopo rimangiarsi tutto. Io sono colpevole perché a causa mia i giovani iniziano a pensare che essere furbi sia molto meglio che colti e intelligenti. Lo sono perché ho dimostrato ad un’intera nazione che si possa offendere chiunque e qualunque cosa e continuare a sorridere. Io sono colpevole perché anche quando non ci sarò più, ci vorrà un altro secolo per scacciare via con me l’immagine che gli Italiani si sono fatti di loro stessi. Lo sono e per questo mi dimetto. Perché tanto, so che nessuno di voi farà mai veramente qualcosa per costringermi a farlo… Silvio Berlusconi La Notizia: Caso Mills, Berlusconi: "Motivazioni scandalose" “Saluto il presidente Barroso e torno”. Quando Berlusconi pronuncia queste parole è appena terminata la conferenza stampa con il presidente della Commissione europea. Il premier invita i cronisti a non uscire dalla sala stampa, perché è "disponibile ad altre domande". È evidente da subito il suo obiettivo: commentare il fatto del giorno, la notizia rimbalzata dal tribunale milanese su tutto il Paese, e cioè la sentenza Mills. Berlusconi vuole parlare. Vuole dire agli italiani quello che pensa di una "giustizia ad orologeria", che colpisce «in modo programmato», guarda caso a due settimane da voto. Il Cavaliere vuole, in sostanza, rompere il silenzio una volta per tutte sulle tante vicende personali che, nelle ultime settimane, hanno riempito intere pagine di giornali. Ecco perché, quando rientra nella sala della scuola della Guardia di finanza, Berlusconi è un fiume in piena. Comincia a parlare e non si ferma più. Sulla sentenza Mills innanzitutto conferma quanto detto in mattinata da Milano e cioè che, presto, andrà a riferire in Parlamento. Sulla rubrica Storie e Notizie: storie, frutto della mia fantasia, ispiratemi da notizie dei media. PS: Il precedente post di Storie Notizie, nella sua versione inglese, è stato pubblicato dall'autorevole sito americano Axisoflogic, nella rubrica Satira politica.