Berlusconi vs. Fini. Ma il PD dove ca... sta?!


Provo a riassumere il teatrino della politica nostrano di questi ultimi giorni:
Berlusconi è sempre lo stesso.
Cerca di difendersi dall'ennesima accusa nei suoi confronti:
"Non esiste alcun giro di prostituzione. Anche questa è una calunnia".
Fa l'ennesima sparata megalomane: "Sono convinto, essendo il recordman anche come presidente del Consiglio - proprio oggi ho superato il presidente del Consiglio, il grande politico Alcide De Gasperi che ha governato 2.497 giorni: io credo di avere toccato 2.500 giorni di governo - e vi dico che mettendo in campo l'esperienza che mi viene da una mia vecchia zia, mi dico che credo sinceramente di essere stato e di essere di gran lunga il migliore presidente del consiglio che l'Italia abbia potuto avere nei 150 anni della sua storia".
Qualunque cosa succeda è sempre d'accordo con il Vaticano: "Non c'è alcuno scontro con la Chiesa cattolica: ci sono rapporti eccellenti che restano tali e che si sostanziano in conversazioni tra il presidente del Consiglio e il sottosegretario Letta e i personaggi che con saggezza, capacità e prestigio guidano la Chiesa"
E non manca mai di dare stoccate alla stampa: Durante la foto iniziale, rivolgendosi al premier spagnolo José Luis Rodriguez Zapatero e mostrandogli i cameramen televisivi, il Cavaliere ha detto sorridendo: "Loro sono la parte buona dell'informazione perché sono la televisione e non cambiano le parole e i fotografi che non cambiano le immagini. I giornalisti, quelli cattivi, li vediamo nel pomeriggio".
Fini fa dichiarazioni sempre più scomode per i suoi alleati.
Sugli immigrati: "Quando vengono respinti dei clandestini si fa bene, ma se su un barcone c'è un bambino o una donna incinta che sta per partorire e magari viene rimandata in un paese dove c'è un dittatore che la manda a morte, la sussistenza del diritto d'asilo la pretendo da un paese civile", ha ribadito, ricordando che la questione degli immigrati non può essere affrontata come "un problema di sicurezza", come vorrebbe la Lega, ma in modo globale.
Sulla Lega: "A Berlusconi dico: attento ai plauditori e cioè a quelli che dicono che va tutto bene e poi, quando Berlusconi non sente, dicono qualcos'altro".
Sul biotestamento: "Se un giorno ci sarà modo di discutere, il che vuol dire anche con eventuali emendamenti, con cose non collimanti con il testo del Senato, non ci sarà nulla di male se si metteranno a confronto delle posizioni, magari anche votando..."
E soprattutto sulle stragi: "Mai, mai, mai dare l'impressione di non avere a cuore la legalità e la verità. Sono convinto quanto voi dell'accanimento giudiziario contro Berlusconi, ma non dobbiamo lasciare nemmeno il minimo sospetto sulla volontà del Pdl di accertare la verità sulle stragi di mafia. Se ci sono elementi nuovi, santo cielo se si devono riaprire le indagini, anche dopo 14-15 anni! Soprattutto se non si ha nulla da temere, come è per Forza Italia e certamente per Berlusconi".
Di Pietro persevera nel porre l'attenzione sui problemi giudiziari del premier sostenendo tra l'altro la Manifestazione "Agenda rossa"
La Lega insiste nel compiere gesti a dir poco vergognosi, rimanendo il più delle volte impunita: Ponteranica, rimossa la targa dedicata a Peppino Impastato.
E il Partito Democratico?
Lo spettacolo va avanti, la scena si infiamma, gli spettatori seguono lo show e il Pd dove sta?!
Non ha un copione? Non è tra i personaggi? Non ha superato le audizioni?
Niente di tutto questo.
Recita semplicemente il ruolo che interpreta da almeno quindici anni…