Rifiuti, rinvio a giudizio Bertolaso: una farsa?



In questa nostra Italia i problemi sono tanti e complessi.
Non starò qui ad elencarli poiché sono sotto gli occhi di tutti voi.
Aggiungo che sarebbe inutilmente fazioso quanto incredibilmente ingenuo attribuirne la responsabilità principale ad una sola parte politica.
Su qualsiasi tipo di piaga che crea sofferenza al nostro paese si è cimentato a nostra memoria ogni schieramento, da destra a sinistra, passando inevitabilmente per il centro.
Alla resa dei conti le cause del fallimento di turno – quelle vere, non quelle di facciata… - sono sempre le stesse.
Le conosciamo bene, poiché le incontriamo ogni giorno tutti, in qualsivoglia ambito ci impegniamo: nepotismo, assoluta mancanza di meritocrazia, corruzione, assenza di controllo su chi dovrebbe essere controllato, conflitto di interessi e così via.
Ripeto, questa roba riguarda tutti, destra, centro o sinistra.
E’ per questa ragione che quando penso a personaggi che, nonostante cambi il colore del governo, sono ancora lì, al loro posto, mi vengono una montagna di domande.
Uno di questi si chiama Guido Bertolaso.
Un uomo premiato da tutti.
Nel 1991 Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana durante il governo Andreotti, coalizione di centro sinistra.
Un commissario straordinario per tutte le stagioni: terremoto dell'Aquila, vulcani nelle Eolie, rifiuti in Campania, aree marittime di Lampedusa, bonifica del relitto della Haven, rischio bionucleare, mondiali di ciclismo e presidenza del G8 del 2009.
Insomma, stiamo parlando di un professionista apprezzato in maniera trasversale da ogni schieramento.
Ciò nonostante, è notizia di oggi che il grande ufficiale, medaglia d’oro e cavaliere di gran croce è stato rinviato a giudizio per gestione abusiva di rifiuti.
Le ipotesi sono due: o si tratta dell’ennesimo abuso di questa nostra mostruosa, faziosa e giustizialista magistratura oppure…
Be’, oppure è tutto coerente, non fa una grinza, ogni cosa segue il copione della farsa che va in scena nel nostro paese da tempo immemore.