Santanchè contro burqa aggredita: foto della verità

E’ notizia di oggi, quasi ovunque citata in questi termini, che Daniela Santanchè sarebbe stata aggredita mentre protestava contro il Burqa alla cerimonia di fine Ramadan nella Fabbrica del vapore a Milano.
Non voglio soffermarmi qui sul fatto che i partecipanti presenti alla festa sostengono che sia stata la stessa Santanchè a riscaldare gli animi, avvicinandosi ad alcune donne con l’intento di togliere loro il velo.
Ovviamente questo punto di vista non ha avuto molto risalto sui media…
Chi mente?
Niente di nuovo, come al solito la verità dei fatti non è roba che si trova sui giornali.
Tuttavia, molto si basa sulla parola di un ex onorevole, che con essa – volente o nolente – mette in gioco la sua credibilità.
Credibilità…

Credibilità?!

Daniela Santanchè è in realtà Daniela Garnero e porta il cognome di un uomo dal quale ha divorziato da tempo. Perché?!
Cominciamo bene, cominciamo…

Nel 1995 entra in Alleanza Nazionale e nel 2001 diventa deputata nella coalizione del II governo Berlusconi.
Nel 2007 esce da AN e diventa portavoce nazionale de La Destra, partito con posizioni aspramente critiche nei confronti del nuovo Pdl e in particolare di Fini.
Nel 2008 lascia La Destra e crea il Movimento per l’Italia, soggetto politico che aspira ad una confluenza nel Pdl.
Come dire, un cammino coerente

Attualmente la Santanchè è fuori dal parlamento, ma per i suoi sette anni come deputato a quanto pare, oltre a un TFR di 65.534 euro, godrebbe tutt’ora di un vitalizio mensile di 3605 euro. Nel 2007 ha dichiarato di voler devolvere in beneficenza questa somma ma alcune male lingue insinuano che ciò non sia ancora avvenuto.
Non c’è fretta però, tanto è un vitalizio…

Tra l’altro il primo dei punti programmatici del suo neonato movimento è il seguente: Nuovi tagli a sprechi e privilegi della politica.
Ovvero, una donna di parola.

Nella summa del Santanchè pensiero, consultabile sul suo sito personale, si parla tra le altre cose del recupero nella società del principio fondante del messaggio cristiano e dello straordinario patto di fiducia tra Dio e l’uomo celebrato nei Vangeli. Forse sarà per questo che è diventata socia del Billionaire insieme a creature pie come Flavio Briatore e Lele Mora.

Sul fatto di Milano la nostra battagliera attivista rivendica il suo diritto a protestare liberamente. E’ sacrosanto. Solo che la Santanchè, quando era addirittura capo dipartimento delle pari opportunità di AN, allo stesso diritto degli studenti di contestarla rispose nel 2005 con un elegante (e cristiano) dito medio

E’ credibile questa signora?
E’ credibile questa donna, che si erge a paladina in difesa dei diritti degli animali?
E’ credibile la Santanché?



Ma no, ma cosa andate a pensare, quella pelliccia sarà sicuramente finta…