Casino’ on line? No, in hotel…
Storie e Notizie N. 63
La Storia:
C’era una volta un paese con tanti problemi da risolvere: disoccupazione dilagante, debito pubblico crescente, morti sul lavoro in aumento, solo per dirne alcuni.
Ma era anche abitato da gente piena di risorse: un grande senso di solidarietà, una notevole tenacia nei momenti difficili e soprattutto una spiccata immaginazione nell’affrontare gli ostacoli.
Talvolta, per aggirarli.
E fu proprio grazie alla sagace inventiva di una geniale donna che essi trovarono il rimedio per rispondere alla crisi: il casinò.
Il governo divenne il croupier.
Niente più leggi, bensì giochi d’azzardo.
I voti diventarono scommesse.
I ministri avevano il compito di accettarle e, eventualmente, pagare le vincite.
Il parlamento mantenne la sua forma circolare, ma si trasformò in una colossale roulette.
Conservò la sua natura bipolare, dividendosi tra rossi e neri.
“Signori, fate il vostro gioco…” esclamava il presidente della Camera, e via con le scommesse.
“I giochi sono fatti, le puntate sono chiuse…” gridava ugualmente il presidente del Senato.
“Il numero vincente è…” annunciavano entrambi, per poi ricominciare tutto da capo.
Ciò nonostante, la ragione principale che aveva fatto meritare all’astuta signora il plauso di tutto il governo era insita nella natura del popolo di quel paese.
Gente con un unico sogno sopra tutti: diventare come lui.
Ricco, sfacciatamente ricco.
E così tutti giocavano, tutti scommettevano, tutti divenivano dipendenti dalla speranza di risolvere in un colpo solo, un’unica, singola scommessa, ogni problema.
“Fanculo i debiti, i mutui e le tasse!”
“Fanculo i superiori, i direttori e i responsabili del personale!”
“Fanculo la pensione che non avrò mai!”
“Ho tutti i soldi che mi servono, fanculo tutti!”
Questo ambiva gridare un giorno ogni cittadino di quel paese.
E nel frattempo, ignorava l’aspetto principale del casinò: la gente scommette, la gente talvolta è fortunata e spesso non lo è.
Ma il banco vince sempre…
Parte l'assalto dei Casinò.
Se oggi Palazzo Chigi darà via libera al decreto legge per il rilancio del turismo proposto dal ministro Michela Vittoria Brambilla, nel giro di pochi mesi a Roma potrebbero aprire ben 26 casinò, per la stragrande maggioranza concentrati in centro storico.
Storie e Notizie: storie, frutto della mia fantasia, ispiratemi da notizie dei media.