Tutti i fuori onda da Frattini a Fini...





Be’, non proprio tutti, quelli che sono riuscito a trovare.
Ma prima ecco un piccolo elogio del fuori onda:
Il fuori onda è un luogo magico, un posto non segnato sulle carte, un’isola che non c’è e che all’improvviso c’è.
E’ la bocca della verità che alza la testa, è un virus che infetta la memoria degli spettatori, è uno sguardo rapido nella manica del prestigiatore.
Il fuori onda viola il segreto professionale come quello del confessore, quello istruttorio come quello tacito negli sguardi dei politicanti.
Il fuori onda è una tempesta democratica che scopre la vera identità dei supereroi come quella dei criminali.
Il fuori onda è un inestimabile attimo che da un senso a tutto quel che va in onda…

Certo, a parte la vena poetica, sono consapevole che spesso il fuori onda è uno strumento volontario, ma la sostanza non cambia: qualcuno ci sta dicendo qualcosa che normalmente non dice.
Come quando il ministro Franco Frattini definì gli esponenti del Ccd di Casini dei cialtroni e aggiunse: "Quelli sono pronti a tradire..." (1997, fonte).

E come quando Guidalberto Guidi, nelle vesti di vicepresidente di Confindustria, disse senza peli sulla lingua: "Nel mercato mondiale non c'è più spazio per la solidarietà sociale. Non ci può essere un mercato etico, perché non conosco un consumatore etico; i tempi non sono più quelli giusti per avere uno spirito sociale e chiedo a voi dove trovate il tempo per averlo".
(2002, fonte).

Come quando Clemente Mastella disse la sua riguardo al tema della convivenza e non solo: "Sulle unioni di fatto avevamo trovato una formuletta bella e ambigua e invece Prodi, che il cardinale Ruini non può vedere, si è messo a parlare di Pacs. Proprio non lo capisco..."
(2005, fonte).

E come quando Silvio Berlusconi, ospite di Lucia Annunziata ebbe con quest’ultima questo interessante scambio:
Silvio: "Ho poca possibilità di andare in tv e i temi di stretta attualità non importano niente per le elezioni."
Lucia: "Ma ci sono cose importanti anche nell' attualità..."
Silvio: "Sì, va bene, ma le chiedo di fare una cosa velocissima."
E alla fine, allontanandosi prima del termine, Silvio: "Arrivederci, grazie e poi dicono che la Rai è controllata da me!''.
(2006, fonte).

Come quando Enrico Mentana imprecava a rotto di collo, prima di perdere il posto (2007):



Come Emilio Fede, nelle numerose volte in cui lo abbiamo sentito sclerare nel “suo” telegiornale (2008):



E come quando Clemente Mimun rivelò le sue mire in tv (2008):



Come quando quest’anno Berlusconi animava la piazza europea raccontando di una fantastic daughter (figlia fantastica):



E come quando per l’ennesima volta Silvio si ritrovava a smentire qualcosa, al telefono con Ghedini (2009):



Come  ovviamente Gianfranco Fini che si smarca ancora una volta da Berlusconi, nel fuori onda del momento (2009):



Eppure, se ci pensiamo bene, tutti questi fuori onda cosa ci dicono di nuovo?


Mario, un uomo come tanti: 7 dicembre 2009 a Roma.