Alfano e Csm fanno a botte ma Napolitano invita alla calma



Storie e Notizie N. 141

Mentre a Trani proseguono le indagini sulle scottanti intercettazioni di telefonate sulla Rai tra Silvio Berlusconi, Innocenzi e adesso pure il direttore Mauro Masi, lo scontro tra il ministro della giustizia Angelino Alfano e il Csm (Consiglio superiore della magistratura) – nella persona del presidente Nicola Mancino – si fa rovente.
In ogni caso, il presidente Giorgio Napolitano chiede equilibrio…

La Storia:

In casa è un momento turbolento.
Papà e mamma sono fuori per lavoro e hanno lasciato i figli Nicola, Silvio e Angelino al nonno Giorgio.
Questi è un signore molto in là con gli anni ma dà sempre l’aria di saper gestire le situazioni più complicate.
Nicola ha sei anni ed è il più piccolo dei tre.
Ama collezionare figurine.
In particolare in questi ultimi tempi si è dedicato ad un album sulle trasmissioni televisive. Le più rare sono i Talk shows di approfondimento.
Sapete? Porta a Porta, Report, Ballarò e soprattutto Annozero, per la cui figurina il piccolo ha aspettato almeno sei mesi prima di riuscire a trovarla.
Silvio, di un anno più grande, non ha particolari interessi.
L’unica cosa che conta per lui è possedere più giocattoli di tutti e ci sta riuscendo alla grande, sebbene Nicola sospetti che alcuni di essi abbiano origini poco pulite.
Angelino è il maggiore dei tre, dall’alto dei suoi otto anni.
Non è molto sveglio.
Come si dice, è grande, grosso e giuggiolone e Silvio, facendogli promesse che puntualmente non mantiene mai, riesce sempre a portarlo dalla sua parte.
Stavolta la gatta da pelare per Giorgio è molto pelosa, se così si può dire.
Difatti, neanche un’ora che i genitori sono fuori, sente forti schiamazzi nella camera dei nipotini.
Tuttavia, con grande flemma si alza dal divano veloce come una lumaca zoppa e dopo un rapido quarto d’ora attraversa tutto il corridoio, per apparire sulla soglia della stanza.
In breve si fa raccontare i fatti, ovviamente unendo le varie versioni.
A quanto sembra, Nicola, a cui sono sparite tutte le figurine sui programmi di approfondimento, afferma di avere le prove che sia stato Silvio.
Inoltre lo ritiene responsabile anche perché sostiene di averlo sentito più volte dire di non sopportare proprio quelle dei suddetti Talk shows, in particolare quella di Annozero.
“E’ una colpa forse se non mi piace una figurina?” si difende Silvio con sguardo innocente, facendo irritare ancor più Nicola.
Angelino guarda la scena in silenzio, ma la sua posizione accanto a Silvio indica inequivocabilmente da quale parte penda.
I tre attendono il parere del nonno che esclama con un tono incredibilmente distensivo, al limite del soporifero: “State calmi.”
E se ne ritorna a sonnecchiare sulla poltrona in salotto.
Dopo il lungo viaggio sino alla meta, Giorgio ha appena ripreso a ronfare che altro tramestìo giunge alle sue orecchie, ancora più violento di prima.
Stesso tragitto e stavolta la scena prova che la tensione sta ulteriormente aumentando.
Difatti, fermatosi solo alla vista del nonno, Angelino viene sorpreso mentre sta cercando di sottrarre lo zainetto a Nicola, il quale lo difende strenuamente, nonostante la maggiore mole dell’altro, mentre Silvio osserva la scena soddisfatto.
Il nonno chiede spiegazioni e viene a sapere che quest’ultimo ha chiesto al fido Angelino di verificare quali siano queste prove ai suoi danni in possesso di Nicola.
Dice che è suo diritto ispezionarle, perché potrebbero essere state ottenute in maniera scorretta.
Nicola, il quale coglie l’occasione per strappare il proprio zaino dalle mani di Angelino, protesta: “Ma scusa, nonno! Io ho le prove che qualcuno mi ha derubato e gliele devo dare proprio a lui?!”
“Non a me”, corregge prontamente Silvio sorridendo beffardo. “Ad Angelino…”
“Ma se è la stessa cosa!” urla il più piccolo.
I nipotini attendono ancora il parere di Giorgio, il quale, dopo una brevissima esitazione di ben dieci minuti, esprime il suo parere: “Silvio e Angelino, Nicola ha tutto il diritto di provare chi sia il colpevole del furto delle figurine. Nicola, Silvio e Angelino hanno tutto il diritto di controllare che tu abbia trovato le prove in maniera corretta.”
I tre rimangono tutti con una espressione alquanto basita, mentre il nonno si allontana nuovamente, lemme lemme come sempre.
Non è neanche arrivato alla poltrona che un crescendo di urla e fracasso esplode nella camera da letto.
Il nonno si supera e in meno di dieci minuti ritorna sui suoi passi.
Ciò che vede è una vera è propria mischia, tipo rugby, dove la palla ovale è il prezioso zainetto con le prove.
Stavolta i nipotini si accorgono di lui ma continuano imperterriti a picchiarsi.
“Va in sostanza rispettata l’autonomia di tutti…” esclama Giorgio mentre la sua flebile voce si perde nella confusione delle botte.
“In questo periodo di particolari tensioni si evitino drammatizzazioni e contrapposizioni, come sempre fuorvianti…”
Parole sagge ed equilibrate.
E la zuffa continua.



Storie e Notizie: storie, frutto della mia fantasia, ispiratemi da notizie dei media.

Il popolo e la tragica storia d'Italia, Sabato 20 marzo 2010 a Roma.