Nucleare, anche tra Berlusconi e Putin storia di sesso
“Entro tre anni partiranno i lavori per la costruzione della prima centrale nucleare in Italia.”
Questa è la previsione (minaccia) fatta dal premier Berlusconi in occasione dell’incontro da lui avuto con il suo omologo russo, Vladimir Putin.
L’Italia avrà l’apporto della Russia in tale importante progetto.
Come in un post precedente, anche oggi ho l’onore di ospitare sul blog la celeberrima psicoterapeuta e sessuologa italo americana Lisa Pointgee.
La Storia:
A: Dottoressa Pointgee, grazie ancora di omaggiarmi della sua presenza.
L: Di nulla.
A: Le dico subito che la sua interpretazione sessuale della lite tra Berlusconi e Fini mi ha lasciato molto perplesso…
L: E non ha ancora sentito quella sulla possibile relazione nucleare tra il vostro premier e Putin.
A: Relazione nucleare…?
L: Certo, relazione nucleare. Le spiego subito: dicesi relazione nucleare quel particolare tipo di legame che si instaura tra due soggetti maschi impotenti.
A: Scusi, sta forse insinuando che Silvio Berlusconi e Vladimir Putin sono impotenti? Io mi dissocio, tengo famiglia…
L: Stia calmo. Prima di tutto ho detto possibile relazione nucleare. Seconda cosa, io sono una scienziata, mi baso sui fatti e i fatti mi dicono questo.
A: Descriva questi fatti.
L: Come può vedere, Berlusconi e Putin hanno alcuni elementi in comune che sono alla base della suddetta relazione nucleare.
A: E quali sarebbero?
L: Sono bassi, dei veri piccoletti, sono pelati, nonostante ricrescite cammuffanti, ed entrambi potenti e autoritari. E’ una banalità da manuale che l’uomo tappo e senza capelli, in caso di impotenza, sviluppi nel tempo un complesso di inferiorità di natura sessuale che in qualche modo deve compensare dimostrando pubblicamente la sua virilità.
A: E’ un classico.
L: Ovviamente, a seconda delle proprie possibilità, il bassetto manifesterà questo suo tentativo di compensazione in maniera diversa: la pistola, il macchinone, il cellulare di ultima generazione, lo yacht, la mega villa e così via.
A: Scusi, tra questi c’è anche il Blog…?
L: Che io sappia no. Ci sono altre patologie là dietro.
A: …
L: Comunque, tornando a Berlusconi e Putin, essendo uomini di potere e patrimoni straordinari, hanno bisogno di bilanciare in maniera eclatante la loro debole mascolinità. I due soggetti avranno probabilmente condiviso la rispettiva menomazione ed è lì che è scattata la relazione nucleare.
A: Mi perdoni, ma perché proprio nucleare?
L: Le torri di raffreddamento esalanti vapore si prestano a metafore che capirebbe pure un bambino. Il mio collega russo, il professor Eya Kulationov, le vede come due giganteschi testicoli fumanti, prova eclatante della propria virilità. Come dite voi uomini quando fate i gradassi? Mi fumano i coglioni. Non è vero?
A: Sì, è così…
L: Io però sono di altra opinione. Le due torri fumanti non sono altro che due sproporzionati e bollenti peni in piena erezione. Il sogno proibito di ogni maschio impotente. Anzi, di due. Tra i quali nasce giustappunto la relazione nucleare.
A: E come si colloca in questa metafora il tanto temuto incidente?
L: Ecco, inizi a preoccuparsi.
A: Perché?
L: Perché un pene bollente in piena erezione, se trova soddisfazione, prima o poi esplode…
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