Berlusconi da Fini travestito da Verdini

 
Storie e Notizie N. 179

Ditemi voi se questo non è materiale per una commedia.
A quanto leggo sui giornali, ieri sera a Palazzo Grazioli Berlusconi si è riunito con i coordinatori del PdL Ignazio La Russa, Denis Verdini e Sandro Bondi – oltre ad Altero Matteoli e Gianni Alemanno - per decidere chi avrebbe incontrato oggi Gianfranco Fini.
A quanto pare il prescelto sarà Verdini.
Ma dico io, come direbbero in Scozia, tira fuori i coglioni e vacci te, no?

La Storia:

Nell’elegante salone di Palazzo Grazioli vi è un silenzio assordante.
Corpose gocce di sudore imperlano le fronti dei tre coordinatori Pidiellini seduti ad un tavolo e ciascuno di loro affronta la propria tensione in modo diverso.
La Russa, noto per i suoi incisivi, involontariamente si morde le labbra e sanguina sul mento.
Sono immagini scioccanti, ve lo dico subito.
Se non ve la sentite fermatevi qui, lo capirò.
Bondi si mangia le unghie dei piedi, dopo aver spazzolato quelle delle mani.
Matteoli ha già rimesso due volte, sebbene abbia altro di cui preoccuparsi.
Verdini sembra il più calmo.
Anche la sua fronte è madida, tuttavia mostra fisso sul volto uno sgradevole sorriso come pietrificato.
Da quando è entrato non ha spiccicato parola, sembra una statua di cera.
Di fronte a loro vi è Alemanno che tiene tra le mani un cappello con dentro i tre nomi scritti su altrettanti bigliettini.
Al suo fianco c’è Berlusconi che sta per prenderne uno.
La persona tirata a sorte dovrà incontrare l’indomani un individuo che è ormai un incubo personificato per il popolo della libertà.
Molti nomi lo precedono.
L’innominato, tu-sai-chi, Nosferatu, due calzini
“Oh Gianni”, fa Silvio ad Alemanno, vedendo il cappello traballante, “ma i' che tu fai? Tremi?”
I presenti si guardano quasi tutti perplessi.
Da quando il premier parla toscano?
Dal canto suo Berlusconi si porta per un fuggevole istante la mano sulla bocca.
“Mi consenta, cribbio…” esclama subito dopo.
I suoi uomini lo guardano ancora più perplessi.
Tutti tranne Verdini, che lo squadra torvo.
“Gatta inguantada… la ciappa minga i ratt!” aggiunge Berlusconi dopo essersi dato un colpetto sulla fronte, come se si fosse appena ricordato di qualcosa.
“Presidente”, fa Alemanno preoccupato, “tutto bene?”
Silvio annuisce nervosamente e, rompendo ogni indugio, infila la mano nel cappello, tirando fuori un foglietto.
La suspense è enorme.
La Russa è una maschera di sangue e dovrà essere sottoposto ad un intervento di chirurgia estetica per ricostruire il labbro inferiore.
Bondi invece ha iniziato a rosicchiare le unghie delle mani di Verdini, il quale pare non essersi accorto di nulla, poiché rimane sorridente.
Fronte corrucciata, occhi irosi e un sorriso smagliante.
Riuscite ad immaginare qualcosa di più terrificante?
In quel mentre Berlusconi si schiarisce la voce e legge ad alta voce il responso: “Denis Verdini!”
La Russa sviene, mentre Bondi ha un infarto.
Incredibilmente il sorteggiato rimane impassibile e continua a sorridere.
In breve i malconci vengono trasportati al pronto soccorso, Matteoli corre in bagno e Alemanno fa per uscire con il cappello ancora nelle mani.
“Bischero”, gli grida Berlusconi, “te lascia qui il cappello…”
“Perché?” domanda confuso il sindaco di Roma.
“’Un sono affari tua!” lo riprende il premier, sapendo che i biglietti restanti sono identici a quello estratto.
Una volta solo con Verdini, quest’ultimo si alza in piedi e esclama: “Gatta inguantada la ciappa minga i ratt?!”
“Presidente”, fa Silvio, “te m’hai detto di sembra’ milanese…”
“Cribbio!” strilla Verdini, ormai chiarendo lo scambio tra i due. “Ho detto milanese, mica coglione!”
“Comunque”, mormora tra sé, “speriamo che quello domani non si accorga di nulla…”
A quel punto è il falso Berlusconi a sorridere.
Risolta l’incombenza dell’estrazione non vede l’ora di recarsi al primo appuntamento della serata nel lettone di Putin…

Aggiornamento: Pare che Fini abbia rifiutato l'incontro. Deve aver fiutato l'inghippo qui smascherato...


La Notizia: Sarà Verdini ad incontrare Fini.

Storie e Notizie: storie, frutto della mia fantasia, ispiratemi da notizie dei media.