G8 Genova condannati vertici polizia: offresi posti di comando

 Storie e Notizie N. 184

La vita non è giusta e chi ha vissuto a sufficienza per rendersene conto lo sa bene.
Tuttavia, talvolta leggo qualcosa di insolito, perfino nel nostro paese.
E così succede che il processo d'appello indichi i responsabili delle violenze subite da tanti giovani alla scuola Diaz, nel luglio 2001, durante il G8 di Genova.
Non tutti, qualcuno, ma di questi tempi è già tanto.
Francesco Gratteri è stato condannato a quattro anni.
Vincenzo Canterini a cinque.
Giovanni Luperi a quattro anni.
Spartaco Mortola a tre anni e otto mesi.
Gilberto Caldarozzi a tre anni e otto mesi.
Sono effettivamente i colpevoli?
E’ giusto che paghino solo loro o forse c’è ancora qualcun altro che la sta sfangando?
Non so, non sta certo a me giudicarlo.
Nondimeno voglio restare sul positivo, sul bicchiere mezzo pieno e mettermi nei panni del governo, invitandolo a fare lo stesso.
E’ vero che questa sentenza ci ricorda per l’ennesima volta una macchia a dir poco oscura sulla discussa gestione del summit del 2001, ma pensiamo positivo: queste condanne potrebbero liberare dei posti di rilievo che stavolta andrebbero coperti valutando meglio i candidati…

La Storia:

Signore e signori, ecco a voi le ultime offerte della nostra Agenzia (del Ministero) Interinale.
Il primo incarico che vi proponiamo è stato liberato da Francesco Gratteri: Direttore centrale anticrimine della Polizia di Stato. Si tratta di un ruolo importante, che richiede una persona autorevole e possibilmente dalla fedina penale illibata.

Il secondo impiego, lasciato vacante da Vincenzo Canterini, è altrettanto fondamentale: Questore. Il questore, nell'ordinamento amministrativo italiano, è un'autorità provinciale di pubblica sicurezza. È un dirigente della Polizia di Stato e un componente del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. È responsabile e coordinatore delle forze di Polizia impiegate in servizi atti a garantire l'ordine e la sicurezza pubblica e servizi di prevenzione e difesa da atti eversivi.
Ovviamente, la figura che stiamo cercando deve dimostrare un alto senso della legalità e dell’onestà.

La terza offerta, per coprire il vuoto lasciato da Giovanni Luperi, riguarda un posto rilevante: Capo dipartimento dell’Agenzia Informazioni e Sicurezza Interna (AISI), l’ex Sisde, fondamentale servizio segreto italiano. Il motto dell’organizzazione è la conoscenza dei fatti è la salvezza dello Stato. Ricerchiamo quindi un candidato estremamente affidabile e di specchiate virtù, visto che dal suo lavoro dipende la sicurezza dell’intero paese.

Il quarto incarico, non più occupato da Spartaco Mortola, è il seguente: Vice Questore.
Certo, non si tratta del questore, solo del vice. Ma stiamo sempre parlando di un lavoro che necessita di un cittadino di una indiscussa moralità, ovvero una persona per bene.

Il quinto ed ultimo impiego, fino ad oggi svolto da Gilberto Caldarozzi, è di grande prestigio: Direttore del Servizio centrale operativo della polizia di Stato.
Cerchiamo qualcuno che sia perfettamente consapevole della responsabilità di indossare una divisa a servizio dello Stato e, soprattutto, che non dimentichi mai che lo Stato sono i cittadini.
D’altronde il motto della Polizia è sub lege libertas, che vuol dire la libertà nel rispetto della legge e non la libertà al di sotto della legge…

 

La Notizia: Vertici della polizia condannati in appello per violenze alla Diaz.