Tartaglia assolto? Berlusconi è in pericolo!

 

Storie e Notizie N. 214

Che dire, settimana di assoluzioni eccellenti, questa.
Prima quella di Dell’Utri, perlomeno secondo il Tg1 di Minzolini.
Ed ora quella di Massimo Tartaglia, assolto perché ritenuto non imputabile, in quanto incapace di intendere e di volere al momento del fatto.
Rimarrà in una comunità terapeutica per un anno, con il divieto di partecipare a manifestazioni pubbliche.
Questa decisione lascia grandi preoccupazioni e perplessità…” ha commentato il portavoce del Popolo della Libertà Daniele Capezzone.
Soprattutto preoccupazioni, secondo me.
A mio modesto parere, se Berlusconi ha gioito per l’assoluzione di Dell’Utri e – a meno di sorprese in Cassazione – potrà riabbracciarlo tra soli sette anni, tra appena un anno il Tartaglia sarà di nuovo in circolazione.
Per non parlare di tutti gli altri incapaci di intendere e di volere che ci sono in Italia…

La Storia:

Berlusconi è in pericolo.
Questa non è un’esercitazione.
Non è uno scherzo, perché con la follia non si scherza.
E’ lei che scherza con te.
E tu non sai mai quando arriverà la sua burla e per quanto tempo durerà.
Come non hai la più pallida idea di che tipo di scherno si tratterà.
La pazzia è imprevedibile, è banale e arcinoto.
Il matto un giorno dice una cosa e l’indomani, anzi, anche dopo pochi secondi se la rimangia.
Lo squilibrato si distingue per gaffes e gesti inconsulti di continuo, provocando seri imbarazzi in coloro che lo accompagnano.
Ripeto, la situazione è grave.
Per una volta concordo con Capezzone, che è stato anche troppo moderato.
La sentenza Tartaglia, più che preoccupazione e perplessità, mette il presidente del consiglio in una posizione inquietante.
Ma vi rendete conto?
Un tizio che tira in faccia ad un altro un oggetto contundente, ferendolo vistosamente, viene assolto?
E non stiamo dicendo assolto come Dell’Utri, il che vuol dire sette anni di carcere.
Un anno di riposo in comunità e poi di nuovo a piede libero.
Le toghe rosse questa volta hanno superato ogni limite.
Questa decisione crea un precedente terribile per il presidente del consiglio.
Vi dico solo alcuni numeri.
Secondo il Corriere sono quindici milioni i cittadini italiani che almeno una volta nella vita vanno dallo psichiatra o fanno uso di psicofarmaci a causa di problemi mentali.
Un milione di questi soffrono di disturbi gravi e almeno la metà sono schizofrenici.
Il premier ha dichiarato che la crisi è ormai alle spalle – e qualcuno ha anche commentando dicendo sì, nel culo… - ma secondo me ora ha ben altro a cui pensare.
Al suo posto, dopo questa sentenza, starei molto più attento nelle uscite pubbliche.
Si sa, i matti possono essere ovunque.
Alcuni sono anche incazzati.
Se poi vengono pure assolti…



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