No Berlusconi Day 2, video e diretta del 3…



Storie e Notizie N. 248

Faccio subito una premessa: non sono un pessimista, nella maniera più assoluta.
Non sono neppure un ottimista, se è per questo.
Cerco semplicemente di basare le mie conclusioni sui fatti.
Il 5 dicembre del 2009 vi è stata la prima edizione del No Berlusconi Day, alla quale ho aderito e partecipato con pacato entusiasmo.
Capirete, dopo una quindicina d’anni di più o meno pubbliche manifestazioni di avversione al nostro attuale premier e tutto quel che rappresenta si diventa ogni giorno più disincantati, ecco.
Questo non mi ha fatto però perdere la speranza.
Se Nelson Mandela ha sopportato quasi trent’anni di carcere per vedere finalmente il paese che desiderava, possiamo resistere tranquillamente anche noi altri.
E' ovvio che tutto dipende da come si resiste.
Noi altri non stiamo in prigione, anzi.
Oltretutto, la maggior parte di noi, pur non votando quel signore lì, non fa assolutamente nulla per risultare realmente alternativa al credo berlusconiano.
In che modo? Lo sapete già.
Siamo roba sua tutte le volte che accendiamo Mediaset premium per vedere le partite di calcio e soprattutto ascoltare la montagna di idiote chiacchiere prima, durante e dopo di esse, lo siamo quando non ci perdiamo una puntata di quella merda di telefilm rigorosamente americani che gli americani ormai non vedono più da anni, lo siamo quando ci convinciamo di divertirci ridendo delle battute dei brillanti comici di sinistra con il portafoglio a destra e il culo ovunque e lo siamo anche quando ci sentiamo orgogliosi di stare al fianco dei nostri eroi scrittori, giornalisti e attori impegnati contro la mafia, la corruzione, la guerra, la fame e tutto il male possibile della nostra società.
Ma, come dico sempre, la triste verità è che è facile stare al fianco di miliardari con l’aureola in testa.
E' molto più difficile essere anche solo ad una decina di metri di distanza dai tanti, troppi, italiani che sono ormai morti, senza fama e denaro, anime sole e isolate assassinate a sangue freddo, perché loro sì veramente alternativi allo schifo di oggi.
Ce ne sono ancora tanti, che lottano per noi in questo momento, di cui non sappiamo neanche il nome…
Questa è per me la realtà ed è a causa di questa realtà che, nonostante la vergogna che ha portato al nostro paese nel mondo da quando è apparso sulla scena pubblica e non, malgrado le manifestazioni di cui sopra e peggio che mai i clamorosi smarcamenti finiani dell’ultim’ora, in due giorni, raccontando le solite menzogne, quell’orribile nano ha ottenuto la maggioranza che voleva.
Nondimeno, non bisogna arrendersi.
E, spero ora sia chiaro, non solo a Berlusconi.
Abbiamo il dovere di rifiutare con tutta la nostra forza l’Italia com’è oggi e mettere in discussione chiunque ne è responsabile, partendo da noi.
Facendo azioni concrete e scelte coraggiose, diventando finalmente leader di noi stessi, alzando la testa e crescendo come adulti consapevoli che solo compiendo ogni giorno gesti semplici e rivoluzionari possiamo cominciare a costruire qualcosa di buono.
Ovviamente, scendere in piazza a manifestare contro l’uomo che in tutto questo tempo abbiamo tutti noi reso ricco e potente è una di esse.
Ma se ci limitiamo a questo, quello che ci aspetta è un terrificante incubo…

La Storia:

Diamo il via alla diretta.
Ottobre 2011, a Roma.
Il popolo viola occupa le strade della capitale per la terza volta, per manifestare contro Silvio Berlusconi


A marzo 2011 si sono svolte le elezioni anticipate e il nuovo primo ministro e leader del PdL è l'ex presidente della Camera Gianfranco Fini


La Lega Nord è uscita dal PdL ma ha sostenuto Fini con un appoggio esterno in cambio del mantenimento di quasi tutti i ministeri della vecchia legislatura…


Solo Umberto Bossi ha lasciato il suo, perché nel frattempo è stato eletto senatore a vita


L’opposizione è rimasta la migliore di sempre per il Popolo della libertà.
Da una parte Antonio Di Pietro, tenuto a distanza dai dirigenti del Partito Democratico:


Dall’altra il Pd, per l'identica ragione tenuto lontano dalla sua stessa gente:


Ma vale la pena comunque scendere in piazza ancora una volta per il No Berlusconi Day 3 e chiedere le dimissioni del nuovo Presidente della Repubblica




Storie e Notizie: storie, frutto della mia fantasia, ispiratemi da notizie dei media.