Antonio Iovine boss Casalesi arrestato: perché ride

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Storie e Notizie N. 281

Come molti di voi, ho saputo dell’arresto di quello che i media hanno definito il capo dei Casalesi, Antonio Iovine.
Leggendo su wikipedia, scopro che si tratta di uno dei principali Boss del Clan dei Casalesi, latitante da ben 14 anni.
Inoltre, nel 2008 ha ricevuto una condanna all’ergastolo alla fine del processo d’appello in occasione del maxi processo Spartacus.
Naturalmente, una cosa è dire di aver arrestato uno dei principali boss e ben altra gridare a squarciagola di aver catturato il capo dei Casalesi.
Vuoi mettere?
La cosa che più mi ha stupito è la coincidenza di tale clamoroso affondo alla testa della camorra con il recente scontro tra Maroni e Saviano.
Si sa, il nostro è il paese delle coincidenze.
Senza fare incaute insinuazioni, sentendo le parole del Ministro dell’Interno – Noi siamo l’antimafia dei fatti… - si deduce che questo successo porta due messaggi:
Primo, se noi siamo l’antimafia dei fatti, gli altri sono quelli delle parole (o chiacchiere).
Secondo, i capi mafiosi li arrestiamo dove vivono: al sud.
Come dire, un’incredibilmente favorevole coincidenza, credo che nemmeno Maroni potrà negarlo.
Eh, se uno è latitante da 14 anni, come fai a prevedere se e quando riuscirai ad arrestarlo?
Tuttavia, il particolare che ancor più della casualità dell’arresto suscita la mia perplessità, è l’espressione del volto di Iovine al momento della cattura…

La Storia:

Ecco a voi il paese delle coincidenze.
Nel paese delle coincidenze tutto avviene per caso.
Per caso Forza Italia prese i voti della DC in Sicilia.
E’ solo un caso che il 14 dicembre, giorno in cui verrà votata la fiducia al governo Berlusconi, la Corte costituzionale si pronuncerà sul Legittimo impedimento.
Ed è ancora un indiscutibile caso il fatto che nuovo presidente della Consob - la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, autorità amministrativa indipendente, dotata di personalità giuridica e piena autonomia la cui attività tutela gli investitori, l'efficienza, la trasparenza e lo sviluppo del mercato mobiliare italiano – sia diventato Giuseppe Vegas, membro del Popolo della Libertà e uomo di fiducia di Berlusconi.
Nel paese delle coincidenze non esiste causa ed effetto.
Nessuna verità nascosta, nessun secondo fine, nessuna finzione.
Tutto è quel che si vede e ciò che si vede segue esclusivamente la regola del caso.
Si potrebbe dire che è proprio un paese del ca…so.
Allora capita che un uomo che si nasconde dalle forze dell’ordine per 14 anni, con una condanna a vita sulla testa, viene arrestato.
E lui che fa?
Ride.
Se la ride.
E non una volta.
Mantiene tale ridanciana espressione per tutto il tragitto dalla casa all’auto che lo porterà in questura e poi in cella.
Se fossi in un altro paese, ci sarebbero molte spiegazioni e quasi tutte estremamente inquietanti.
Per mia fortuna vivo qui.


Storie e Notizie: storie, frutto della mia fantasia, ispiratemi da notizie dei media.