Per Sanremo ecco Giovinezza versione 2010
Storie e Notizie N. 271
Prima di tutto, premetto che non ci vuole un genio per capire che questa manfrina di Bella Ciao e Giovinezza come possibili canzoni per la serata del Festival di Sanremo dedicata ai 150 anni dell’unità di Italia, a mio modesto parere, è solo un’ennesima trovata per far tenere alta l’attenzione generale su una trasmissione televisiva.
Il gioco è sempre lo stesso.
Gli autori o protagonisti del prodotto prossimo ad andare in onda anticipano qualcosa che fa in qualche modo rumore.
La Rai si indigna pubblicamente e promette ostruzionismo.
E nel tempo che trascorre tra queste presunte schermaglie, fino a pochi secondi prima del debutto in tv, la trasmissione in questione occupa giornali, web e lo stesso video, con dibattiti e altro.
Tuttavia, questo non vuol dire che l’oggetto del contendere non offra spunti significativi.
In questo caso, sempre secondo il mio umile modo di vedere, la cosa più grave non è tanto il solo pensare di poter far cantare l’inno fascista in prima serata in un paese la cui storia è stata segnata in maniera così tragica e vergognosa proprio su quelle note.
Piuttosto, l’ennesimo delittuoso tentativo di mettere Bella Ciao e Giovinezza sullo stesso piano.
E insieme alle strofe, equiparare due pezzi della nostra memoria.
Uno di cui esser fieri e l’altro su cui fare ammenda, ieri, oggi e ogni domani che verrà.
Invece per loro tutto è sullo stesso piano.
Questo è lo sporco messaggio che si vuol far passare, che le intenzioni della direzione di Sanremo si realizzino o meno.
Allora, lo sapete che c’è?
Su questo blog non ci sono direzioni che vietano alcunché.
Volete Giovinezza?
Eccovi la versione 2010…
La Storia:
Giovinezza 2010
Su, ragazze in forti schiere, marciam verso il suo lettone. Siam pulzelle audaci e fiere, pronte a osare, pronte e bone.
Trionfi alfine l'ideale per cui tanto lavorammo: conto in banca, casa al centro e la bella società.
Giovinezza, giovinezza primavera di bellezza, solo un po’ di bunga bunga ed eterna felicità.
Non più triste né avvilita, resti ancor la nostra famiglia, si rifaccia il guardaroba, più splendente e più possente.
Su, mostriam la scollatura che ci illumini il cammino, nelle forme belle e sode sia la vera libertà.
Giovinezza, giovinezza primavera di bellezza, solo un po’ di bunga bunga ed eterna felicità.
Benedetto fu San Silvio che sconfisse il comunismo, con le brutte toghe rosse ed il suo giustizialismo.
Sorgi o popolo dell’amor su dall'Alpi a settentrione fin al Padano meridione, che se sbagli direzion vai a finire coi terron.
Giovinezza, giovinezza primavera di bellezza, solo un po’ di bunga bunga ed è gran felicità.
Nelle feste e nei festini sembran tutti bambinoni, poi l’incontri in parlamento e fan tanti paroloni.
Sorridenti e disponibili fedeli a lui dobbiam restare; è il più ricco, che vuoi fare, sacrificio o povertà.
Giovinezza, giovinezza primavera di bellezza, solo un po’ di bunga bunga ed è gran felicità.
Caro il mio promotore della sua libertà, hai capito a cosa giova la tua ingenua fedeltà?
Togli la benda che hai sugli occhi e la trave da dove non guardi; forse è ora che ti svegli prima che sia troppo tardi.
Giovinezza, giovinezza primavera di bellezza, solo un po’ di bunga bunga ed è gran felicità.
Storie e Notizie: storie, frutto della mia fantasia, ispiratemi da notizie dei media.