Toto e Rosso dal PdL al FLI di Fini: poi Bondi Gasparri Capezzone…
Storie e Notizie N. 270
Leggo stamani che altri due deputati hanno lasciato il PdL per aderire a Futuro e Libertà, il novello partito di Gianfranco Fini.
Si tratta di Daniele Toto e Roberto Rosso.
Prima di oggi non avevo la più pallida idea di chi fossero ma ora ne so qualcosa in più: sono due voti in più per Fini ed altrettanti in meno per Silvio.
Ero tentato di scrivere tutt’altro post, questo pomeriggio, nella fattispecie a difesa di Brunetta.
Passi per il nostro premier, ma come si fa ad insinuare che un uomo del suo fascino e del suo sex appeal possa aver bisogno di pagare per andare con una donna?
Sarebbe stato troppo ovvio.
E poi è questo travaso dalla squadra del premier a quella del suo ex alleato che mi intriga.
Tali accadimenti una sola visione evocano nella mia contorta immaginazione.
Chiudo gli occhi e lascio che le dita pigino i tasti autonomamente…
La Storia:
Vedo il mare aperto.
In mezzo al mare aperto c’è una nave.
La nave sta affondando.
Cioè, almeno io presumo che quando quest’ultima è in posizione verticale, la prua punta verso il cielo invece che all’orizzonte e la poppa è immersa nell’acqua sino a metà dell’imbarcazione, vuol dire che la nave sta affondando.
Se qualcuno insiste nel convincervi del contrario, o è un inguaribile ottimista oppure è Minzolini.
Accanto alla nave c’è una scialuppa.
Sulla scialuppa ci sono ben 37 naufraghi.
Due si sono aggiunti da poco.
A capo dei fuggitivi, al timone della barca, c’è un uomo alto, magro e con gli occhiali.
Coloro che persistono nel rimanere sulla nave hanno fatto di tutto per screditarlo di fronte ai suoi.
Non ha funzionato.
D'altra parte, se la nave affonda qual è la logica di incazzarti con quello che si salva il culo?
Sulla nave che affonda è rimasta la maggior parte dell’equipaggio, tutta stretta intorno al capitano.
Un vecchio capitano, che nonostante la terribile situazione continua a sorridere e a minimizzare tutto.
Qualche mala lingua insinua pure che sia gay, ma è solo spazzatura, dicono i più fedeli.
Intanto la nave continua a scendere giù, sempre più giù, ancora più giù.
Mentre la scialuppa è ormai stracolma e si accinge a salpare il vecchio si arrampica sul punto più in alto della prua.
Il fatto è che non sa nuotare, sebbene abbia sempre raccontato il contrario.
Non è l’unica cazzata, ma questa è un'altra storia.
Con lui sono rimasti tre marinai: Gasparri, Bondi e Capezzone.
Il primo, quando l’acqua inizia a sfiorargli i piedi, fa: “Ao’, nun è fredda, però. Se po’ fa’ er bagno…”
E si getta in mare, per unirsi agli ammutinati.
Il secondo fa: “In effetti sono passate già due ore dal pranzo, non ci può far male un tuffetto…”
Così raggiunge anche lui la scialuppa.
E la nave affonda, insieme al vecchio capitano.
Cosa? Che ne è stato del terzo?
Oh, che sbadato.
Non era una persona, ma un tonno particolarmente curioso.
Il terzo marinaio si è dileguato molto prima, scialuppa o non scialuppa.
Sapeva bene che un’altra nave e un altro capitano con cui spassarsela si trovano sempre.
D'altronde, come credete si fosse formato il suo equipaggio?
Storie e Notizie: storie, frutto della mia fantasia, ispiratemi da notizie dei media.