Lista Falciani: versione onesta



Storie e Notizie N. 307

Dilaga quest’oggi sui media nostrani la notizia riguardante i primi 700 nomi indagati dalla Procura di Roma per presunta evasione fiscale.
Si parla di attrici e stilisti, gioiellieri e dirigenti di azienda.
Insomma, gente con grana da spendere.
O da far fruttare.
La fonte sarebbe la famigerata lista che porta il nome dell’informatico Hervé Falciani, da lui stesso sottratta alla filiale a Ginevra dell’istituto bancario inglese Hsbc e consegnata alle autorità francesi.
A quanto pare, l'elenco contiene quasi 7000 nominativi italiani, per un ammontare di sei miliardi e nove milioni di dollari, solo basandosi sul biennio 2005-2007.
Corpo di mille balene, direbbe il Capitano Achab.
Giuda Ballerino, esclamerebbe Dylan Dog.
Cazzarola, aggiungo io.
Tuttavia, non essendo un personaggio di fantasia, una frazione di secondo dopo non posso che considerare il tutto all’interno del paese in cui viviamo oggi.
A prescindere dai nomi eccellenti – i quali, come vedete, mi sono ben guardato di fare – a prescindere dalla più o meno fondatezza del reato, a prescindere perfino dalla quantità di denaro sottratto alla giusta tassazione, la cosa che mi ha incuriosito maggiormente è: come reagisce l’italiano medio, la persona comune, a notizie come questa?
Mi sbaglierò, ma sono persuaso che una parte consistente, trasversale dal punto di vista politico, alla fine di tutto giunge a tale conclusione: fanno bene, anche io farei lo stesso.
E’ uno schifo, è tutto un magna magna, bisogna farsi furbi, ecc.
Ecco, non sono qui per fare il moralista.
D’altra parte, non credo di esserlo.
Nondimeno, sono certo che una delle più grandi colpe della mia generazione è aver imparato alla perfezione come usare la disonestà altrui per giustificare la propria.
La realtà è che sono altrettanto sicuro che nel nostro paese esistono persone che non hanno alcun conto in Svizzera e pagano le tasse regolarmente.
E non perché non sono ricche.
Eh, già vi vedo: è chiaro, sono pezzenti!
Non hanno il conto in Svizzera perché nella loro vita hanno scelto altre priorità prima di quella di aumentare i propri guadagni.
Sognano la ricchezza come tutti, ma lavorano con altro all’orizzonte.
E pagano le tasse regolarmente non perché sono dei fessi, ma perché non hanno alcun interesse a non farlo.
Questa gente esiste, vi do la mia parola.
Questi non sono personaggi di fantasia e nemmeno vip da copertina.
Ed ecco la loro 'lista Falciani', la versione onesta…

La Storia:

Luisa, insegnante elementare.
Andrea, operatore Call center.
Claudio, educatore.
Giovanna, operatrice ecologica.
Domenico, medico.
Catrinel, operaia tessile.
Khadim, commesso.
Teresa, parrucchiera.
Corrado, ricercatore.
Laura, dipendente comunale.
Attilio, maestro d’asilo.
Maria, psicologa.
Sergio, muratore.
Giulia, barista.
Stefano, idraulico.
Daniela, segretaria.
Massimiliano, guardia carceraria.
Serena, commercialista.
Fabio, portinaio.
Chiara, poliziotta.
Traian, operaio edile.
Elena, estetista.
Marco, lavapiatti.
Lucia, giornalista free lance.
Enzo, agente immobiliare.
Carolina, insegnante di sostegno.
Pasquale, custode.
Paola, bagnina.
Francesco, programmatore.
Liliana, cameriera.
Chun, ristoratore.
Debora, edicolante.
…e molti altri ancora.
Sono molti più di settemila.
Vivono e lavorano intorno a noi, quotidianamente.
Il vero problema non è solo che questa lista non fa notizia, bensì che la maggior parte di noi si è convinta che non esista.
Come se fossero invisibili…



Ecco il video: