Processo Mills, Berlusconi: magistrato buono è magistrato morto

Storie e Notizie N. 371

La Storia:

Prendete un imputato.
Non dico altro sul suo conto, soprattutto per evitare di offrire sponde ed appigli a chi fa quotidianamente di tutto per spostare l’attenzione dai fatti.
Dalla logica dei fatti e dal loro significato.
Immaginate che l’imputato sia tale da più di dieci anni.
Non entro nel merito se sia innocente o meno.
Vi sono ben tre gradi di giudizio per deciderlo, per non parlare dell’opinione che la gente si fa delle cose, a prescindere dalle sentenze.
Oggi, domani, fra un anno, sino alla fine dei tempi.
Immaginate che in più di dieci anni l’imputato faccia affermazioni sui magistrati a dir poco offensive.
Figuratevi un elenco sconfinato di accuse, insulti ed offese di ogni tipo.
Ne cito un paio, solo per aver chiaro di cosa stiamo parlando: “La magistratura è una malattia della nostra democrazia” e – riferendosi al mestiere del magistrato – “Per fare quel lavoro devi essere mentalmente disturbato”.
Mettiamo che arrivi la giornata dedicata alle vittime del terrorismo e che lo stesso presidente della repubblica inviti ad onorare i giudici assassinati semplicemente per aver cercato di fare il loro dovere.
Ora, immaginate che in quella medesima giornata, l’imputato di cui sopra, proprio nella pausa di uno dei suoi innumerevoli processi, chiami valorosi i magistrati vittime innocenti dei terroristi, definendoli figure eroiche a cui va il massimo rispetto e la nostra riconoscenza.
Il tutto nella stessa mattinata in cui annunci una Commissione di inchiesta sui magistrati della procura di Milano.
Detto ciò, è evidente perché per quell’imputato magistrati come Agostino PIANTA, Francesco FERLAINO, Francesco COCO, Pietro SCAGLIONE, Vittorio OCCORSIO, Riccardo PALMA, Girolamo TARTAGLIONE, Fedele CALVOSA, Emilio ALESSANDRINI, Cesare TERRANOVA, Nicola GIACUMBI, Girolamo MINERVINI, Guido GALLI, Gaetano COSTA, Mario AMATO, Giangiacomo CIACCIO MONTALDO, Bruno CACCIA, Rocco CHINNICI, Antonio SAITTA, Alberto GIACOMELLI, Rosario LIVATINO, Antonio SCOPELLITI, Giovanni FALCONE, Francesca MORVILLO e Paolo BORSELLINO sono valorosi e figure eroiche a cui va il massimo rispetto e la nostra riconoscenza.
Perché sono tutti morti


Storie e Notizie: storie, frutto della mia fantasia, ispiratemi da notizie dei media.