Obama testo discorso convention democratica: sinistra non è destra
Storie e Notizie N. 630
Chi mi conosce sa che sono tutto tranne che filo americano, ma ascoltando le recenti parole di Obama una cosa la devo ammettere: i democratici sono diversi dai repubblicani. Si vede la differenza, vi è nelle questioni fondamentali, malgrado tutte le contraddizioni del caso. Nell’economia, nell’energia, nella guerra, nel rapporto con le varie diversità nel paese, culturali, sessuali, religiose, ecc.
E’ quello che vorrei vedere anche da noi…
Dal discorso di Barack Obama alla Convention Democratica (come al solito, fate pure girare la traduzione ma citate la fonte):
In ogni momento, la scelta che ti si pone davanti non sarà solo tra due candidati o due partiti.
Sarà una scelta tra due diverse strade.
Una scelta tra due fondamentalmente differenti visioni del futuro.
Io ho tagliato le tasse per quelli che ne hanno bisogno, le famiglie della classe media e le piccole imprese.
Tuttavia, non penso che un altro giro di tagli per i milionari porterà buoni posti di lavoro o abbasserà il nostro deficit. Non credo che licenziando insegnanti o eliminando le agevolazioni finanziarie per gli studenti farà crescere la nostra economia.
Dopo tutto quello che abbiamo passato, non credo che indebolendo la regolazione della Borsa aiuterà una donna che desideri creare un’impresa ad avere successo o restituirà il lavoro agli operai disoccupati. E’ stato già fatto, non ha funzionato, non torneremo indietro. Noi andiamo avanti.
Non voglio convincervi che la strada che vi sto offrendo sia veloce o facile. Non l’ho mai fatto. Non mi avete eletto per dirvi cosa volete ascoltare. Mi avete eletto per dirvi la verità.
Abbiamo raddoppiato l’utilizzo delle energie rinnovabili e migliaia di cittadini oggi lavorano per produrre energia eolica e batterie a largo consumo. E oggi il nostro paese è meno dipendente dal petrolio straniero che in ogni altro momento degli ultimi vent’anni.
Ora voi avete una scelta, tra una strategia che cancella questo progresso e un’altra che continuerà ad investire in esso. A differenza della destra, io non permetterò che le compagnie petrolifere scrivano il piano energetico del paese o che mettano a rischio le nostre coste.
Noi vi offriamo un percorso migliore, un futuro in cui continueremo ad investire nel vento e nell’energia solare. E sì, proseguiremo nella riduzione dell’inquinamento che sta riscaldando il nostro pianeta, poiché il cambiamento climatico non è un imbroglio. E’ in gioco il futuro dei nostri figli.
Nessuna famiglia dovrebbe rinunciare all’università perché non ha soldi.
Mentre la destra ha intenzione di spendere più denaro per gli armamenti, io non lo userò per la guerra ma per ridare lavoro alla gente, ricostruendo strade e ponti, scuole e ferrovie. Dopo due guerre che ci sono costate migliaia di vite e miliardi di dollari, è ora di lavorare per qualcosa qui, nel nostro paese.
Mi rifiuto di chiedere alle famiglie della classe media di pagare perché hanno una casa per permettere un altro taglio delle tasse ai milionari.
Noi crediamo anche in una cosa che si chiama cittadinanza, una parola che è l’essenza della democrazia; l’idea che questo paese funzioni solo quando accettiamo gli obblighi che abbiamo l’uno con l’altro e verso le future generazioni.
Noi crediamo che quando un imprenditore paga i suoi operai abbastanza da permettergli di comparsi l’auto che loro stessi costruiscono, l’intera azienda vada meglio.
Noi crediamo che quando una famiglia è in grado di pagare il mutuo, essa è protetta, così la loro casa, ma anche l’intera economia.
Noi non vogliamo salvataggi per le banche che violino le regole. Noi non pensiamo che il governo possa risolvere tutti i problemi, ma non crediamo neanche che il governo ne sia l’unica fonte, così come lo stato sociale, i sindacati, gli immigrati, gli omosessuali o ogni altro gruppo a cui diamo la colpa delle nostre difficoltà.
Poiché noi comprendiamo che questa democrazia è nostra.
Chi mi conosce sa che sono tutto tranne che filo americano, ma ascoltando le recenti parole di Obama una cosa la devo ammettere: i democratici sono diversi dai repubblicani. Si vede la differenza, vi è nelle questioni fondamentali, malgrado tutte le contraddizioni del caso. Nell’economia, nell’energia, nella guerra, nel rapporto con le varie diversità nel paese, culturali, sessuali, religiose, ecc.
E’ quello che vorrei vedere anche da noi…
Dal discorso di Barack Obama alla Convention Democratica (come al solito, fate pure girare la traduzione ma citate la fonte):
In ogni momento, la scelta che ti si pone davanti non sarà solo tra due candidati o due partiti.
Sarà una scelta tra due diverse strade.
Una scelta tra due fondamentalmente differenti visioni del futuro.
Io ho tagliato le tasse per quelli che ne hanno bisogno, le famiglie della classe media e le piccole imprese.
Tuttavia, non penso che un altro giro di tagli per i milionari porterà buoni posti di lavoro o abbasserà il nostro deficit. Non credo che licenziando insegnanti o eliminando le agevolazioni finanziarie per gli studenti farà crescere la nostra economia.
Dopo tutto quello che abbiamo passato, non credo che indebolendo la regolazione della Borsa aiuterà una donna che desideri creare un’impresa ad avere successo o restituirà il lavoro agli operai disoccupati. E’ stato già fatto, non ha funzionato, non torneremo indietro. Noi andiamo avanti.
Non voglio convincervi che la strada che vi sto offrendo sia veloce o facile. Non l’ho mai fatto. Non mi avete eletto per dirvi cosa volete ascoltare. Mi avete eletto per dirvi la verità.
Abbiamo raddoppiato l’utilizzo delle energie rinnovabili e migliaia di cittadini oggi lavorano per produrre energia eolica e batterie a largo consumo. E oggi il nostro paese è meno dipendente dal petrolio straniero che in ogni altro momento degli ultimi vent’anni.
Ora voi avete una scelta, tra una strategia che cancella questo progresso e un’altra che continuerà ad investire in esso. A differenza della destra, io non permetterò che le compagnie petrolifere scrivano il piano energetico del paese o che mettano a rischio le nostre coste.
Noi vi offriamo un percorso migliore, un futuro in cui continueremo ad investire nel vento e nell’energia solare. E sì, proseguiremo nella riduzione dell’inquinamento che sta riscaldando il nostro pianeta, poiché il cambiamento climatico non è un imbroglio. E’ in gioco il futuro dei nostri figli.
Nessuna famiglia dovrebbe rinunciare all’università perché non ha soldi.
Mentre la destra ha intenzione di spendere più denaro per gli armamenti, io non lo userò per la guerra ma per ridare lavoro alla gente, ricostruendo strade e ponti, scuole e ferrovie. Dopo due guerre che ci sono costate migliaia di vite e miliardi di dollari, è ora di lavorare per qualcosa qui, nel nostro paese.
Mi rifiuto di chiedere alle famiglie della classe media di pagare perché hanno una casa per permettere un altro taglio delle tasse ai milionari.
Noi crediamo anche in una cosa che si chiama cittadinanza, una parola che è l’essenza della democrazia; l’idea che questo paese funzioni solo quando accettiamo gli obblighi che abbiamo l’uno con l’altro e verso le future generazioni.
Noi crediamo che quando un imprenditore paga i suoi operai abbastanza da permettergli di comparsi l’auto che loro stessi costruiscono, l’intera azienda vada meglio.
Noi crediamo che quando una famiglia è in grado di pagare il mutuo, essa è protetta, così la loro casa, ma anche l’intera economia.
Noi non vogliamo salvataggi per le banche che violino le regole. Noi non pensiamo che il governo possa risolvere tutti i problemi, ma non crediamo neanche che il governo ne sia l’unica fonte, così come lo stato sociale, i sindacati, gli immigrati, gli omosessuali o ogni altro gruppo a cui diamo la colpa delle nostre difficoltà.
Poiché noi comprendiamo che questa democrazia è nostra.
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