Poliziotto dona stivali: senzatetto di nuovo scalzo la vera storia
Storie e Notizie N. 824
Le vere storie sono le piccole storie, mi disse un giorno di molti anni fa Franco, uomo dalla voce perennemente roca, sieropositivo ma con una vivida luce negli occhi che in seguito non ho mai più ritrovato negli sguardi che incontro.
Gli chiesi perché, ma non mi ripose e non fu affatto una questione di scortesia. Fu semplicemente un caso di domanda banale, ma lo compresi solo col passare del tempo.
E’ ovvio, più una storia è piccola, più i personaggi non son degni della prima pagina e difficilmente esiste qualcuno che desideri cambiarne la sceneggiatura, abbellirla, al peggio strumentalizzarla, ma come minimo innalzarla all’altezza della cornice che potrebbe ospitarla.
Mi riferisco, è naturale, all’autorevole quotidiano, alla trasmissione di punta, gemma incastonata nel palinsesto della rete nazionale, al film o al romanzo inderogabilmente prodotti e distribuiti da una Major con la M maiuscola, cartina di tornasole del livello di qualità dell’opera.
Per le grandi storie, invece, è – se mi perdonate la ripetizione – tutta un’altra storia.
E non importa se un attimo prima erano piccole, sia ben chiaro. Dal momento che le luci che contano arrivano tutto viene ingigantito, i contorni sfumano e l’essenziale riceve le sottolineature che merita.
E’ come se divenissero preda di una ambita lente di ingrandimento, attraverso la quale il mondo normale spia il mondo che si distingue, l’umanità che si è guadagnata il ricordo dei più e i soli accadimenti che abbiano senso nelle chiacchiere come nei discorsi seri.
Così, sotto quella lente, ecco che ci capita la storia del generoso poliziotto newyorchese Larry DePrimo che compra gli stivali dall’infreddolito clochard Jeffrey Hillman.
Basta il battito di ciglia di un intenerito cellulare e la foto entra di diritto in quell’olimpo di cui sopra.
La realtà, è proprio il caso di dirlo, è che non si guadagna la stessa attenzione la foto che ritrae Jeffrey, il quale dopo pochi giorni ritorna scalzo perché afferma di aver nascosto gli stivali. “Valgono un sacco di soldi”, pare abbia dichiarato. “Potrei rischiare la vita”.
Questa istantanea si va ad aggiungere alle miriadi di foto che rappresentano l’album della vita che scorre alle nostre spalle o sotto il nostro naso, ma da noi ignorata perché troppo impegnati ad ammirare quel che ci mostra la suddetta lente.
Perdonatemi se vi ho rubato tempo, ne ho tanti ma uno dei miei più grandi limiti è che le storie che amo di più le trovo sempre fuori da quest’ultima.
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Le vere storie sono le piccole storie, mi disse un giorno di molti anni fa Franco, uomo dalla voce perennemente roca, sieropositivo ma con una vivida luce negli occhi che in seguito non ho mai più ritrovato negli sguardi che incontro.
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E’ ovvio, più una storia è piccola, più i personaggi non son degni della prima pagina e difficilmente esiste qualcuno che desideri cambiarne la sceneggiatura, abbellirla, al peggio strumentalizzarla, ma come minimo innalzarla all’altezza della cornice che potrebbe ospitarla.
Mi riferisco, è naturale, all’autorevole quotidiano, alla trasmissione di punta, gemma incastonata nel palinsesto della rete nazionale, al film o al romanzo inderogabilmente prodotti e distribuiti da una Major con la M maiuscola, cartina di tornasole del livello di qualità dell’opera.
Per le grandi storie, invece, è – se mi perdonate la ripetizione – tutta un’altra storia.
E non importa se un attimo prima erano piccole, sia ben chiaro. Dal momento che le luci che contano arrivano tutto viene ingigantito, i contorni sfumano e l’essenziale riceve le sottolineature che merita.
E’ come se divenissero preda di una ambita lente di ingrandimento, attraverso la quale il mondo normale spia il mondo che si distingue, l’umanità che si è guadagnata il ricordo dei più e i soli accadimenti che abbiano senso nelle chiacchiere come nei discorsi seri.
Così, sotto quella lente, ecco che ci capita la storia del generoso poliziotto newyorchese Larry DePrimo che compra gli stivali dall’infreddolito clochard Jeffrey Hillman.
La realtà, è proprio il caso di dirlo, è che non si guadagna la stessa attenzione la foto che ritrae Jeffrey, il quale dopo pochi giorni ritorna scalzo perché afferma di aver nascosto gli stivali. “Valgono un sacco di soldi”, pare abbia dichiarato. “Potrei rischiare la vita”.
Questa istantanea si va ad aggiungere alle miriadi di foto che rappresentano l’album della vita che scorre alle nostre spalle o sotto il nostro naso, ma da noi ignorata perché troppo impegnati ad ammirare quel che ci mostra la suddetta lente.
Perdonatemi se vi ho rubato tempo, ne ho tanti ma uno dei miei più grandi limiti è che le storie che amo di più le trovo sempre fuori da quest’ultima.