Aspirina previene cancro: la macchina del tempo
Storie e Notizie N. 1019
Leggo or ora che secondo esperti che fanno parte della SIMG, Società Italiana di Medicina Generale, l’assunzione dell’aspirina con continuità è in grado di difendere l’organismo dal cancro.
Or ora, l’ho letto.
Ah, se l’avessi saputo prima.
A questo punto della storia, la mia, solo un’invenzione a dir poco straordinaria potrebbe mutare la natura degli eventi che in essa si sono susseguiti.
Un tale prodigio che, per quanta fantasia possa venirmi in aiuto, non potrei mai dare alla luce.
Il massimo che mi è concesso è scrivere.
E non mi lamento, questo è certo.
Perché almeno qui, su questa pagina, posso riprendere il racconto da dove desidero, correggere, sottrarre e perfino cancellare interi capitoli.
Talvolta, anzi spesso, è mio dovere farlo.
Poiché tempo addietro qualcuno o qualcosa mi ha insegnato che scrivere storie è come sussurrare qualcosa di davvero importante alle persone che si amano.
Indi per cui, le parole vanno scelte con cura.
Estrema cura.
L’aspirina salva dal cancro?
E allora ne prendo una confezione gigante e faccio un balzo indietro.
Laggiù, nel secolo scorso.
Lui si volta e ne metto una nel caffè.
Come in un imperdibile rituale.
Perlomeno da quando sono abbastanza grande da arrampicarmi sulla sedia e poi sul tavolo per raggiungere la tazzina, preferibilmente non visto.
Tutte le mattine compirò la medesima ardita missione.
Impossibile, è vero.
Ovunque.
Ma qui sì, perché qui le cose non vanno mai come dovrebbe andare.
Altrimenti, per quale assurda ragione non manca dì che mi ritrovi a far correre le dita su questa tastiera?
Un’aspirina al giorno nel caffè.
Così il tempo scorre di nuovo, ma con una novella colonna sonora.
Il pezzo si chiama consapevolezza.
La consapevolezza di un necessario gesto che, come una magica gomma da cancellare, riporta i fogli di questa spietata narrazione al bianco primigenio.
Coraggio, fuori i festoni, chiamate la banda, tutti in piazza, si balla e si canta.
Si riscrive l’essenziale.
Leggi pure l’irreversibile quanto crudele destino.
Che si cela dietro il classico angolo.
O polmoni.
Tu prendi il caffè ogni giorno e sarai ancora qui.
Adesso.
Mio caro papà.
Vieni ad ascoltarmi:
Sabato 30 Novembre ore 18, Teatro Planet, Via Crema 14, Roma