Cometa Ison Ufo video fine del mondo come lo conosciamo
Storie e Notizie N. 1020
Il 28 novembre 2013 verrà ricordato come un gran giorno, senza scherzi.
Perché solo i grandi giorni sono quelli che rischiarano l’oscurità di cui la nostra miope memoria è affetta.
E luce sarà.
Ovvero, un sollievo in più per molti.
Leggi pure un nemico in meno per troppi.
I preliminari erano stati da trama di prim’ordine, ciò è indubbio.
Curiosità estrema.
Diffidenza al calor bianco.
E più che mai inconsapevole paura.
La peggiore da sradicare.
Perché quando il lontano incontra il vicino, non puoi aspettarti altro.
Irrimediabilmente prima.
Eppure di comete ne abbiamo viste.
Se non nel cielo ad occhio nudo.
Sul divano ipnotizzati da quell’immancabile scatola magica.
Evocate dalla penna di un coltivatore di storie.
Perfino in fuga da un megaschermo grazie all’omaggio o l’inganno, dipende dai punti di vista, di un’illusoria dimensione in più.
Ma la paura è rimasta intatta, all’accendersi delle luci in sala.
Che volete farci, è uno dei classici limiti della luce artificiale.
Scaccia il buio, ma mai del tutto.
E tra le pieghe di quel nero si cela inevitabilmente lui.
Colui che da lontano giunge.
L’UFO, anzi, no: l’UMO.
L’oggetto migrante non identificato.
E dall’istante che l’incubo inizia a prendere forma, le prove della sua pericolosità si diffondono.
Che sia Nostradamus, i Maya o il peggior profittatore delle timorate ignoranze altrui a certificarle, poco importa.
Il lontano aggredirà il vicino, ecco la breve narrazione che dilaga.
Lo inquinerà con la sua micidiale… lontananza.
Il vicino, il nostro, non sarà più lo stesso.
E il mondo, come lo abbiamo conosciuto sino ad oggi, farà la medesima fine.
O almeno questo è quel che si teme.
Prima.
Poi è arrivato il 28 novembre del 2013.
Sotto gli sguardi attenti dei telescopi, il lontano ha finalmente raggiunto il vicino.
Come una cometa che abbracci il sole.
E nonostante in molti si chiedano se l’alieno frammento si sia disintegrato o abbia proseguito il viaggio, una certezza ha illuminato gli occhi di chi ha avuto il coraggio di guardare.
Il cielo, quel giorno, ha brillato di più.
Infinitamente di più.
Ecco perché vale la pena incontrarsi.
Vicini e lontani.
Il video:
Vieni ad ascoltarmi:
Sabato 30 Novembre ore 18, Teatro Planet, Via Crema 14, Roma