Cosa esportiamo in Africa: la morte e altra roba speciale

Storie e Notizie N. 1234

Ad Accra, nel Ghana, la scorsa notte una terribile esplosione e un altrettanto spaventoso incendio in una stazione di servizio hanno provocato una strage di gente che tentava di sfuggire alle tremende piogge torrenziali che allagavano le strade. Si parla di almeno 200 morti…

C’erano una volta le ricchezze.
Sì, dai quelle.
No, ma no, non parlo della roba normale.
L’acqua vergine, già, d’accordo.
Terra gravida di vita e aria tersa, ho capito.
Ma io dico quell’altra roba.
Quella speciale.
Quella per cui viviamo.
Quella per cui moriamo.
Eccoci, siamo qui.
Non scomodarti, veniamo noi.
Perché solo noi altri possiamo venir da voi.
A portar doni.
E’ il teorema del babbo natale bianco solo da un lato, condizione necessaria, giammai sufficiente.
Se dall’alto vien giù col sacco, è tutto festa e colori, sorrisi e giorni sereni.
Al contrario, seppur col sacco in spalla e barba folta ti inerpicherai, non compriamo niente, perché niente hai da darci.
Le ricchezze, certo.
Ho capito, tutta roba luminosa e verdeggiante, sicuro.
Ma veniamo noi da te.
Abbiamo roba speciale per te.
Per rendere la tua normalità meno normale.
Molto meno.
Noi portiamo un’idea.
Una sola.
Rendere il tuo mondo simile al nostro.
Affinché il giorno che verrai qui e ti vedremo uguale saremo finalmente in grado di accettarti.
Veniamo noi, ora, resta pure seduto.
Tu hai metalli, petrolio e gas.
Noi assetate auto.
E servizievoli stazioni rifornenti.
Ecco, ti manca solo una cosa per essere perfetto.
Finire il viaggio come noi.
Una morte assurda tra le fiamme di una pompa di benzina…

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