Aeroporto più sicuro al mondo è qui
Storie e Notizie N. 1336
Si fa un gran parlare in questi giorni tremebondi di quale sia l’aereoporto più sicuro al mondo.
Io avrei la risposta…
C’era una volta l’aeroporto più sicuro al mondo.
Perché al giorno d'oggi volare è un rischio.
Cioè… volare è sempre un rischio, d’accordo. Mica siamo uccelli, noi altri.
Che poi volare è un rischio anche per gli uccelli, se vogliamo dirla tutta.
Una volta un gabbiano è sceso a prendere un goccetto di acqua salata, la colazione dei campioni, dicono, e in cambio si è ritrovato una coperta di greggio, non so se mi spiego.
D’accordo, l’incidente non è capitato propriamente volando, anzi, ammarando.
Ma è proprio questo il punto: il rischio è quando ti arrischi, mettendo a rischio te stesso, ma correndo i rischi del caso arrischiandoti in aree a te non familiari, ecco.
Il volo ai volatili, è difatti l’urlante slogan di un intollerante stormo di fagiani del nord, infastiditi dai nostri rumorosi e arroganti velivoli. Questa gente si comporta come se il cielo fosse roba loro, aggiungono. Non sono come noi, non adorano il nostro sole e non fanno le uova, anzi, le mangiano, questi selvaggi.
Ma sto divagando.
Noi siamo umani e facciamo come ci pare, lo dice la profezia, ce lo dice la vocina dentro, ce lo diciamo da soli in tutte le lingue e culture, controlla, se vuoi. Tranne quelle che consideriamo incivili, arretrate e sottosviluppate, verifica anche questo, se hai tempo.
Indi per cui, voliamo.
Cioè… anche qui è inesatto. Noi si porta il culo sul sedile, stringiamo la cintura e facciamo gli scongiuri, tutto qui.
Quello che vola davvero è il pilota, semmai, insieme ai moscerini spiaccicati sul vetro e qualche poveraccio nascosto nel carrello.
Perché anche questo è il punto: vola davvero solo chi ha il vento nelle mani, gli altri sono solo spettatori del portento. Che se ne prendono il merito. Trattasi di semplice vanteria e nulla più.
Nondimeno, c’è un biglietto, si paga, insomma. E quando c’è qualcuno che paga gli raccontiamo quello che vuole. Basta che paghi.
Cliente adorato, eccoti l’aeroporto più sicuro del mondo.
Una sola pista, un solo aereo, un solo posto a sedere.
O, nel caso, qualcuno in più, ma solo gente incredibilmente simile a te, ti sfido a negarlo.
Prima classe, senti bene, che non badiamo a spese per te.
E per te è tutto gratis, te l'immagini?
Si parte sicuro, non temere.
Quando è giunta l’ora della partenza non ci sono santi, malgrado quello che raccontano questi ultimi e simili.
Scegli la destinazione che vorresti trovare alla fine del viaggio ad attenderti come ti aggrada. Con le ballerine hawaiane o le odalische ondeggianti, con le arpe cristalline o con le chitarre urlanti, non ce ne può fregare di meno di quel hai sognato o fumato finora.
Ma quando arriverai troverai tutto quel che hai sempre desiderato.
E che ti mancherà da morire quando non l’avrai più.
Il viaggio sarà bello e credimi.
Nessuno si è mai lamentato, finora.
Stai tranquillo, chiudi gli occhi e soprattutto sogna.
Vieni nell’aeroporto più sicuro al mondo.
E buon viaggio…
Si fa un gran parlare in questi giorni tremebondi di quale sia l’aereoporto più sicuro al mondo.
Io avrei la risposta…
C’era una volta l’aeroporto più sicuro al mondo.
Perché al giorno d'oggi volare è un rischio.
Cioè… volare è sempre un rischio, d’accordo. Mica siamo uccelli, noi altri.
Che poi volare è un rischio anche per gli uccelli, se vogliamo dirla tutta.
Una volta un gabbiano è sceso a prendere un goccetto di acqua salata, la colazione dei campioni, dicono, e in cambio si è ritrovato una coperta di greggio, non so se mi spiego.
D’accordo, l’incidente non è capitato propriamente volando, anzi, ammarando.
Ma è proprio questo il punto: il rischio è quando ti arrischi, mettendo a rischio te stesso, ma correndo i rischi del caso arrischiandoti in aree a te non familiari, ecco.
Il volo ai volatili, è difatti l’urlante slogan di un intollerante stormo di fagiani del nord, infastiditi dai nostri rumorosi e arroganti velivoli. Questa gente si comporta come se il cielo fosse roba loro, aggiungono. Non sono come noi, non adorano il nostro sole e non fanno le uova, anzi, le mangiano, questi selvaggi.
Ma sto divagando.
Noi siamo umani e facciamo come ci pare, lo dice la profezia, ce lo dice la vocina dentro, ce lo diciamo da soli in tutte le lingue e culture, controlla, se vuoi. Tranne quelle che consideriamo incivili, arretrate e sottosviluppate, verifica anche questo, se hai tempo.
Indi per cui, voliamo.
Cioè… anche qui è inesatto. Noi si porta il culo sul sedile, stringiamo la cintura e facciamo gli scongiuri, tutto qui.
Quello che vola davvero è il pilota, semmai, insieme ai moscerini spiaccicati sul vetro e qualche poveraccio nascosto nel carrello.
Perché anche questo è il punto: vola davvero solo chi ha il vento nelle mani, gli altri sono solo spettatori del portento. Che se ne prendono il merito. Trattasi di semplice vanteria e nulla più.
Nondimeno, c’è un biglietto, si paga, insomma. E quando c’è qualcuno che paga gli raccontiamo quello che vuole. Basta che paghi.
Cliente adorato, eccoti l’aeroporto più sicuro del mondo.
Una sola pista, un solo aereo, un solo posto a sedere.
O, nel caso, qualcuno in più, ma solo gente incredibilmente simile a te, ti sfido a negarlo.
Prima classe, senti bene, che non badiamo a spese per te.
E per te è tutto gratis, te l'immagini?
Si parte sicuro, non temere.
Quando è giunta l’ora della partenza non ci sono santi, malgrado quello che raccontano questi ultimi e simili.
Scegli la destinazione che vorresti trovare alla fine del viaggio ad attenderti come ti aggrada. Con le ballerine hawaiane o le odalische ondeggianti, con le arpe cristalline o con le chitarre urlanti, non ce ne può fregare di meno di quel hai sognato o fumato finora.
Ma quando arriverai troverai tutto quel che hai sempre desiderato.
E che ti mancherà da morire quando non l’avrai più.
Il viaggio sarà bello e credimi.
Nessuno si è mai lamentato, finora.
Stai tranquillo, chiudi gli occhi e soprattutto sogna.
Vieni nell’aeroporto più sicuro al mondo.
E buon viaggio…