A presto

Come di consueto, il blog chiude per l’estate.
Anche quest’anno, da settembre scorso a oggi, ne abbiamo lette di notizie, voi ed io.
Non sempre, perché anche la condivisione sul web è ormai un meccanismo come un altro, ma talvolta abbiamo scelto.
La notizia, come la storia a cui dare maggior risalto.
Perché qualcosa, dentro, guidava le nostre dita sul mouse o sulla tastiera di turno.
Di morti ce ne sono stati tanti, troppi.
Di morti ignorati e sottovalutati, addirittura di più.
E di gesti di un’umanità inaspettata, una quantità sorprendente.
Al punto da ritenerli improbabili.
Figuriamoci degni della prima pagina.
Nondimeno, qui, ora, pure in questo spazio del quale tutti noi siamo partecipi, finché il respiro lo permette abbiamo la possibilità di decidere.
Cosa guardare e per cosa lottare.
Cosa ricordare.
E cosa approfondire.
Nessuno di noi nasce semplice utente e silente lettore, passivo mipiacitore e fedele fan, puntuale indossatore di avatar ad hoc e assiduo condivisore di trend più o meno nobili.
Siamo nati e possiamo tornare a essere, in qualsiasi istante.
Qualcosa di meglio.