Storia sulla diversità nella scuola
“Salve, io vengo dal pianeta terra.”
“Sì”, lo incalza la prof, “vai avanti, dicci di più su di te, perché ciascuno di noi viene da qualche parte, ma non è questo l’essenziale, ora.”
“Sì”, fa lui, come se avesse davvero compreso.
Quindi si guarda un po’ in giro, osserva gli altri studenti e sulla falsa riga iniziale, prosegue.
“Dicevo, provengo dal pianeta terra e ho la carnagione nettamente chiara. Cioè, vira sul rosa, a tratti, o anche sul giallognolo, laddove sia un tantino costipato e quando vado al mare, sì, quando mi abbronzo, intendo, si arrossa. Ma cioè accade pure allorché sia vittima di particolare imbarazzo…”
“Lo vediamo, non siamo mica ciechi”, fa un compagno della fila accanto. “Io invece sono squamato, con tonalità tra il verde e il blu, e quando mi incacchio mi spuntano i fiori sul sede...”
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“Sì”, lo incalza la prof, “vai avanti, dicci di più su di te, perché ciascuno di noi viene da qualche parte, ma non è questo l’essenziale, ora.”
“Sì”, fa lui, come se avesse davvero compreso.
Quindi si guarda un po’ in giro, osserva gli altri studenti e sulla falsa riga iniziale, prosegue.
“Dicevo, provengo dal pianeta terra e ho la carnagione nettamente chiara. Cioè, vira sul rosa, a tratti, o anche sul giallognolo, laddove sia un tantino costipato e quando vado al mare, sì, quando mi abbronzo, intendo, si arrossa. Ma cioè accade pure allorché sia vittima di particolare imbarazzo…”
“Lo vediamo, non siamo mica ciechi”, fa un compagno della fila accanto. “Io invece sono squamato, con tonalità tra il verde e il blu, e quando mi incacchio mi spuntano i fiori sul sede...”
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