I migranti sono eroi

Cos’è un eroe? Secondo il noto dizionario Oxford Languages si tratta di una persona che è – o dovrebbe essere - ammirata per il proprio coraggio, risultati eccezionali o qualità nobili.

In accordo a Wikipedia, è un individuo reale o un personaggio immaginario che, di fronte al pericolo, combatte le avversità attraverso atti di ingegno, coraggio o forza.

Ebbene, allora, secondo tali definizioni, i migranti sono i più grandi eroi di questo secolo, votati a sacrificare la propria stessa vita lungo traversate infernali, spesso per il solo benessere di mogli, figli e anche nipoti.

A sostegno di ciò, se non bastasse la realtà di tutti i giorni, vi giungono i capolavori della Letteratura con i loro principali tipi di eroi. Mi riferisco all’everyman hero, l’eroe quotidiano, la persona qualunque costretta dagli eventi a diventare un eroe. Come l’Edmond Dantès de Il conte di Montecristo di Alexandre Dumas padre. Sto parlando di un giovane di appena 19 anni sbattuto in cella dopo essere stato tradito, denunciato e ingiustamente condannato. Ovvero, come uno dei molti migranti, costretti a evadere da prigioni più o meno a cielo aperto e a viaggiare affrontando inimmaginabili imprese per ottenere giustizia e un po’ di serenità.

A seguire, l’eroe classico, da solo contro un mondo intero, il quale si dimostra spesso ostile e assai pericoloso malgrado il nostro sia meritevole di ogni supporto e attenzione. Come l'Oliver Twist di Dickens e milioni di altri bambini migranti, nel mondo reale costretti a patire fame e freddo nell’indifferenza della società.

È inevitabile citare l’eroe epico e in particolare Ulisse, il quale, alla stregua di tante persone migranti, è obbligato a vagare in giro per il mondo in una vera e propria Odissea, è proprio il caso di dirlo, per garantire a sua moglie, suo figlio e tutta Itaca sicurezza e serenità, salvo poi ritrovarsi a lottare per proteggerli perfino una volta tornato a casa.

Infine, l’eroe tragico, come il Capitano Achab e tutti i suoi marinai, soli per mare sino all’inferno – ciò che accade a molti immigrati una volta approdati a riva – spinti dall’ossessione di completare la propria missione, che sia catturare la balena bianca, ovvero sopravvivere al viaggio. I migranti sono eroi che invece di discriminare, isolare, maltrattare, infangare e addirittura far morire in mare o in qualsiasi altro luogo del loro viaggio, dovremmo invece ammirare, sostenere e celebrare ogni giorno.

Ecco il video con la storia rap realizzato in occasione del nuovo lavoro degli Storytellers for Peace, network internazionale di narratori creato dal sottoscritto nel 2016, dedicato all Giornata internazionale dei migranti del 18 dicembre: