25 aprile Festa della liberazione 2024 una sola domanda

Storie e Notizie N. 2237

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In base a molto di ciò che è stato detto e scritto in questi mesi, più che mai di recente, capisco che il seguente brano, soprattutto per la conclusione, potrebbe risultare leggermente fuori dal coro, eppure mi auguro che si dimostri altrettanto coerente…

Siamo in una famiglia come tante del nostro Paese.
Anzi, non ho idea se sia proprio così. Diciamo che lo spero, va’.
È ora di cena e ci troviamo in cucina, a tavola. Ai due capi di quest’ultima ci sono Mario e Daniela, i genitori di Teresa, l’unica figlia, seduta sul lato lungo con la tv alle sue spalle. Rigorosamente spenta, sottolineo. Ovvero è ciò che farebbero papà e mamma. Perché così parliamo, recita una delle principali norme del regolamento familiare.
Diciamo pure che il più delle volte si traduce in perché così parla.
Cioè, la versione rettificata è opera di Teresa e si riferisce al padre, ma se la tiene per sé. Anche perché ha capito che lui si rallegra quando conclude il comizio di turno e ottiene il plauso di mamma. Qualora si aggiunga anche lei, papà è felice come la classica Pasqua. E, allora, cosa non si fa per far contenti i propri genitori?
In questo momento sta per andare in scena la conferenza di oggi.
“Non ci si dovrebbe sorprendere se la Rai decide di censurare un monologo che accusi il governo della Meloni di non aver fatto i conti con l’antifascismo…”
Tale esternazione giunge all’improvviso in un momento di silenzio, mentre tutti e tre stanno gustando la minestra calda, che con questo clima folle fa la sua figura anche in primavera.
“Cosa dici, caro?” fa la moglie.
“Sto parlando del monologo di quello scrittore, Scurati…”
“Ah, sì” fa mente locale Daniela. “Hai ragione, che brutta storia. Vero, Teresa?”
La ragazzina ha appena tredici anni, ma rispetto ad alcune sue coetanee ha sempre mostrato una spiccata propensione a tenersi informata e soprattutto a ragionare con la sua testa. D’altronde, è quasi impossibile restare all’oscuro dell’attualità con il quotidiano paterno bollettino della sera.
 “Sì, mamma”, fa lei. “È proprio vero.”
Per la cronaca, Mario si definisce un uomo di sinistra. Nella sua storia personale da ragazzo si diceva comunista, quindi socialista, ma non quelli lì, gli altri, quelli veri. In seguito, come molti, si è democraticizzato, quindi si è di nuovo radicalizzato, per poi centralizzarsi ancora una volta, che sembra non significare nulla, invece qui da noi vuol dire tutto. Ciò che conta, dal punto di vista del nostro, è che quei valori che sente di aver ereditato dai genitori è convinto di averli ancora.
A ogni modo, il papà capisce che il pubblico preferito è attento e si lancia nel suo puntuale assolo.


“Dicevo, non ci si dovrebbe sorprendere se questi censurano l’antifascismo. D’altra parte, se non l’abbiamo capito, a ottobre del 2022, a 70 anni da quando nazisti e fascisti hanno quasi distrutto l’Europa, l’estrema destra post fascista è al governo. Gente che ci fa tornare in mente le leggi razziali quando propone di dividere gli studenti stranieri dagli italiani nelle classi a scuola, che alimenta la guerra contro fondamentali conquiste sociali come l’aborto, che trasforma la televisione pubblica in uno strumento di propaganda, che aumenta le spese militari a scapito delle vere priorità, che si comporta in modo ambiguo di fronte ai dittatori più pericolosi al mondo. Un governo che taglia la sanità pubblica, che difende le manganellate della polizia, le violenze delle guardie nelle carceri e il reato di tortura, e che com’è sua tradizione svilisce la cultura e la ricerca. Il tutto inneggiando il suo slogan preferito, ovvero Dio, Patria e Famiglia…”
Mamma plaude anche stavolta. Lo fa sorridendo, ma forse è solo, puro e semplice amore, oltre che indubbia condivisione. Teresa non dissente e sorride pure lei, ma in questa occasione non può fare a meno di intervenire.
“Scusa, papà…”
“Sì?”
“Posso farti una domanda? Una sola.”
“Certo, piccola.”
“Se a 70 anni da quando nazisti e fascisti hanno quasi distrutto l’Europa ci ritroviamo al governo partiti di estrema destra post fascisti, tu e tutta la gente come te che si oppone a costoro, vi siete mai domandati cosa avete sbagliato voi in tutto questo tempo?”

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