Storie di razzismo: il dono del silenzio

Storie e Notizie N. 1136

Ci provo.
Come ogni volta, ci provo.
La notizia.
Un giovane di 28 anni è stato picchiato a morte da uno di 17.
Sì, però molestava i passanti…
Un giovane.
Ho capito, ma è successo a Tor Pignattara, la gente è esasperata...
28 anni.
Ha cominciato lui, gli ha sputato…
Picchiato a morte.
Era un ubriaco senza fissa dimora…
Massacrato in strada.
Il 17enne voleva difendere i passanti, è stato coraggioso…
Ucciso di botte.
Proprio qualche giorno fa si sono accoltellati dei romeni proprio in quella zona…
Un ragazzo.
E’ colpa di questo multiculturalismo buonista…
Morto per uno sputo.
E’ il fallimento della società plurale…
Ammazzato da un altro ragazzo, più giovane.
Chiudiamo le frontiere…
Un ragazzo che ha ora le mani insanguinate.
Io non sono razzista, ma se rimaneva al paese suo…
Assassino a 17 anni.
L’Italia agli Italiani…
Il volto tumefatto.
In fondo se l’è cercata…
E le mani insanguinate…
E’ stata legittima difesa…
Il cadavere.
Servirà da lezione per gli altri…
E l’omicida.

Indici nelle orecchie.
Anzi, nel cuore.
Nella pancia, nelle carni vive.
Mi alzo e corro via, via.
Via.
Fino al silenzio.
Che è un dono, un vero dono.
Una ricchezza inestimabile, altro che mal di solitudine.
E li vedo.
Finalmente, con gli occhi liberi dalla polvere, li vedo.
Una vita stroncata all’inizio della via.
E un’altra maledetta ancor prima.
Silenzio.
Guardate con me.
Ora.
Per il tempo che servirà.
Lasciamo le parole al domani.