Storie di razzismo: Aboliamo i colori

Storie e Notizie N. 1168 

L’ennesima notizia di un nero ucciso dalla polizia negli Stati Uniti è sulle prime pagine dei giornali.
Come accadeva nel 1919, la narrazione presenta sempre lo stesso inaccettabile titolo.
Sono stanco…

Offro soluzioni radicali.
Aboliamo i colori.
Bella, eh?
Lo so, mi vengono così.
Via i colori, via il razzismo.
E via un mare di accoppiamenti inutili di parole sopravvalutate composti.
Uomini bianchi e donne afro americane, persone di colore o semplicemente nere, i gialli e i mulatti, pelle olivastra o d’ebano.
Tutto via, semplicità.
Pochi secondi e… sbam!
O crash, se preferite.
Capirete, senza colori, via anche i semafori.
E, tra le altre miliardi di cose fondamentali, anche i libri.
Leggi pure come sortilegi di nera magia su tela bianca.
Perché la scrittura, e le storie da cui nascono, questo sono.
Pura magia, niente di meno e molto di più.
Non posso abolire i colori?
Aboliamo la pelle, allora.
Geniale, vero?
Muscoli e tendini, sangue e organi pulsanti, tutto in bella vista.
Via, via di nuovo ragazze bianche e bambini neri, meticci e creoli, via tutto, semplicità.
Pure stavolta, però, pochi secondi e… no, nessun sbam o crash.
Ma altri insopportabili vuoti.
Le fotografie di lui che non c’è più e la bellezza di lei che un giorno tornerà.
Le perfette forme dipinte e scolpite, assenze gravi nel racconto dell’artista che fu.
Memoria immaginifica cancellata e sensi improvvisamente moncati.
Per non parlare del vero privilegio di essere un polpastrello.
Il dono della carezza non sarà mai come prima sulle carni nude private del naturale vestito.
Okay, d’accordo, rimettiamo a posto la pelle.
Si era parlato di soluzioni radicali, giusto?
Va bene, facciamo sul serio, allora.
Aboliamo gli altri.
Questa è la migliore che mi è venuta, scusate, ma mi applaudo da solo.
Grazie, grazie, dico subito a me stesso, perché sono uno modesto.
Via gli altri, via ogni problema.
Via i neri, ma anche i bianchi che sono gli altri per questi ultimi, via gli stranieri, ma anche gli extraterrestri, via gli sconosciuti e i nuovi, via tutto ciò che non è… noi.
Me stesso.
Pochi secondi e...
Ma così, chi leggerà queste parole?
Ehi, ci siete?
Vi prego, scherzavo, rimetto tutto a posto.
I colori, la pelle, gli altri, tutto come prima.
Tranne quattro maledette parole.
Poliziotto uccide ragazzo nero

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