Regionali lista Pdl, Berlusconi vieta i panini

 
Storie e Notizie N. 127

La Storia:

In seguito alla clamorosa esclusione della Lista del Pdl di Roma dalle elezioni regionali – consegnata in ritardo dall’incaricato perché impegnato a mangiare un panino – i vertici del Popolo della Libertà si sono riuniti in seduta straordinaria e dopo un’accesa riunione il premier Berlusconi ha comunicato ai suoi colleghi di partito che da oggi il panino è bandito dalla coalizione.
Il panino è di sinistra, lo è sempre stato. E’ un alimento reazionario, capace solo di criticare, mentre il risotto e la cotoletta alla milanese sono il simbolo della politica del fare. Il panino sta lì, fermo, è un parassita che vive alle spalle del companatico di turno.”
“Il panino”, ha affermato senza tema di smentita Calderoli, “non è italiano. Da nostre ricerche, abbiamo appurato che il panino è marocchino, che fa pure rima. Ed è pure islamico. L’hanno portato qui gli extracomunitari e ci hanno fatto la macumba per convincerci che sia roba nostra.”
Il tg1, come sempre imparziale, ha aperto tutte le trasmissioni del giorno con un editoriale del direttore Minzolini, che è suonato come una vera e propria invettiva contro la pagnottella, piaga della nostra società.
Il cardinale Bertone, in linea con il giornalista, è intervenuto con un monito alle giovani generazioni, invitandole a diffidare delle lusinghe del panino, capace di ingannare le loro fragili menti con gli aromi di un lascivo prosciutto cotto e gli effluvi di una seducente mortadella.
Gasparri non sapeva cosa dire e ha comunque espresso il suo parere criticando fortemente la piadina romagnola, a suo avviso da non sottovalutare.
Tremonti ha comunque rassicurato tutti affermando che anche eliminando il panino dall’economia nostrana, la nostra situazione è sempre migliore degli altri paesi europei, perché abbiamo ancora i tramezzini tonno e carciofini e la pizza margherita.
Bruno Vespa ha illustrato a Porta a Porta con un plastico quanti germi possono entrare in un panino, essendo tagliato a metà e quindi in balia del pulviscolo atmosferico.
Giovanardi, intanto, propone un’analisi del capello di tutti i parlamentari della Pdl per verificare chi effettivamente si nutra di tale immondo alimento.
Fini ha detto che lui non è completamente d’accordo con la linea del partito e ha confessato che da giovane di panini ne ha mangiati parecchi, suscitando l’ennesima stizza nel cavaliere.
Quest’ultimo, poi, ha anche altri motivi per irritarsi.
Difatti, gira voce che uscirà prossimamente su La Repubblica un’intercettazione in cui si sente il presidente del consiglio che mastica avidamente qualcosa e il quotidiano insinua che si tratti di un enorme panino con la soppressata.
Lui nega e Alfano ha già preparato una nuova legge ad personam: il ddl Ore Pastum, che vieta le intercettazioni giustappunto ore pasti.
La polemica si infiamma e le proteste non mancano.
Siamo sicuri che sia tutto per colpa di un panino?



Storie e Notizie: storie, frutto della mia fantasia, ispiratemi da notizie dei media.

Il popolo e la tragica storia d'Italia, Sabato 20 marzo 2010 a Roma.