I popoli hanno il potere e non si arrenderanno mai: no tav

The peoples have the power and never surrender

Storie e Notizie N. 400

La frase del titolo è presa da un enorme striscione apparso oggi ad Atene, sulla collina dalla quale il Partenone sovrasta la città.
L’iniziativa è opera di un gruppo di sindacalisti del Pame, che in Grecia protesta contro i tagli decisi del governo all’interno del piano cosiddetto di austerità.
Questo messaggio segue il già noto Popoli d’Europa sollevatevi (Peoples of Europe rise up) ma ha un significato molto diverso, a mio modesto parere.
Non rappresenta una rivoluzionaria esortazione, come il precedente.
E’ piuttosto una categorica affermazione.
Non incita il popolo a ribellarsi e a prendere il potere.
Bensì sostiene che quel potere i popoli ce l’hanno già.
E che non si arrenderanno mai, ovvero, lotteranno senza fine contro chi cercherà di privarli di esso…

La Storia:

Da uno scritto apocrifo del noto filosofo greco Peismatári̱s del 500 a.C.:

“Siamo in democrazia!” esclamò Kyriakos nel mezzo della piazza.
“Democrazia, dici?” fece l’amico Grigorios.
“Certo!”
“Ma intendi quella democrazia che nacque qui, in Grecia, tra il VII e il V secolo prima di Cristo?”
“Prima di che…?”
“No, niente, è mia figlia Cassandra, che ogni tanto mi mette in testa uno dei suoi deliri sul futuro...”
“Ad ogni modo, tu stai parlando della democrazia, quella parola di origine greca composta da due termini: démos, popolo, e cràtos, potere?”
“E’ ovvio come il fatto che sono innamorato di mia moglie Dimitra”
“Ora dimmi: democrazia significa governo del popolo?”
“E’ chiaro come il sole che brilla sull’Acropoli.”
“Ed è democrazia se e solo se questo significa, giusto?”
“E’ limpido come l’acqua che sgorga dalla fonte in un fresco mattino di primavera.”
“Caro Kyriakos, fammi un’altra similitudine e ti tiro un souvlaki in fronte…”
“Scusa…”
“Ora ti chiedo: siamo in democrazia, noi?”
“In che senso?”
“Nell’unico senso possibile. Ritieni che tu, io, tua moglie Dimitra e il resto dei cittadini abbiamo in mano il governo della città?”
“Il governo…?”
“Il governo.”
“Kyriakos?”
“Sto pensando.”
“Allora?!”
“Oh! Calmo, eh? Non mettermi fretta. Il governo proprio... non ce l’abbiamo, non nel senso che siamo noi il governo. Alcuni fra i nostri concittadini lo sono.”
“Ma siamo in democrazia, hai detto, non è così?”
“Democrazia elettiva, se vogliamo fare i pignoli…”
“Aah…” fece Grigorios.
“Non fare il sarcastico! La democrazia elettiva è sempre democrazia. Il popolo elegge i rappresentanti che ritiene faranno i suoi interessi. Tutte le città moderne funzionano così. Mica possiamo decidere tutti insieme ogni cosa. Non è pratico.”
“Già…”
“Cos’è quella faccia?”
“Sto pensando.”
“A che cosa?”
“Che questo possono dirlo anche i rappresentanti, una volta eletti.”
“Cosa?”
“Che non possono decidere ogni cosa insieme… a noi.”
Non è pratico.
E sarebbe troppo democratico se il popolo scegliesse di non arrendersi mai…


La Notizia: Dal Corriere, I popoli hanno il potere, striscione sull'Acropoli.