Censimento on line 2011 Istat: in Sudafrica funziona, perché?
La scadenza e la consegna del censimento 2011 dell’Istat, con il relativo modulo compilato, sembra preoccupare in molti, visto che si parla di multe fino a 2000 euro, in caso di mancata partecipazione…
Storie e Notizie N. 440
C’erano una volta due paesi che, per pura comodità, possiamo chiamare Italia e Sudafrica.
Immaginiamo che tra le due fittizie nazioni ci siano molte differenze, soprattutto dal punto di vista della ricchezza economica e quindi della conseguente modernità, sia per quanto concerne le infrastrutture che la tecnologia in uso.
Per fare un esempio, figuriamoci che nella classifica relativa al PIL il paese Italia si trovi al 29 esimo posto e il Sudafrica circa cinquanta posizioni più in basso, per la precisione al 77 esimo.
Aggiungiamoci pure, giusto per aumentare il divario tra le due nazioni, che il Sudafrica sia un paese indipendente dal peso della colonizzazione straniera solo dal 1961 e che appena vent'anni addietro si sia liberato da un abominio come l’apartheid.
Ora, con un ulteriore pizzico di fantasia, mettiamo che entrambi i paesi abbiano dato il via ieri, domenica 9 ottobre 2011, a una raccolta nazionale di informazioni sulle rispettive popolazioni.
Censimento nel paese che, per pura comodità, possiamo chiamare Italia e Census in quello che, per altrettanta semplicità, chiamiamo Sudafrica.
Detto ciò, mi credereste se vi raccontassi che, mentre la conta dei cinquanta milioni di sudafricani, grazie all’impegno di circa 150.000 operatori in giro per il paese, armati di penna, cartellina e tanta pazienza - con tutta la difficoltà di intercettare un numero di senza tetto tra i più alti al mondo – sta procedendo perfettamente, il censimento del paese più industrializzato ha provocato dopo solo poche ore il blocco del sito, per la soluzione on line, e vari disagi alle poste, per la versione cartacea, con dilaganti proteste da parte dei cittadini?
Ma il progresso non dovrebbe rendere le cose più facili?
La Notizia (Wired): Censimento online: perché all'estero funziona?