Indignados Italia 15 ottobre? Incazzados todo el año
Storie e Notizie N. 444
Mettiamo che sia io.
In una – lo prometto – temporanea caduta di autoreferenzialità, mettiamo che in questa storia quell’io sia me stesso.
Quel me stesso di sei anni fa.
In quel momento in cui mi ritrovai a 37 anni d'un tratto senza lavoro, con un impiego interrotto senza alcun preavviso e con un figlio molto piccolo.
Sono stati pochi mesi, sei o sette, lo ammetto e non è che oggi navighi nell’oro, ma per fortuna ho uno stipendio.
Tuttavia, immaginiamo quel padre da un giorno all’altro privato dei mezzi con cui tenere fede alla responsabilità di aver cura dei bisogni più elementari dei propri figli, come un tetto sotto il quale giocare e riposare, il cibo nel piatto, gli abiti con cui ripararsi dal freddo e così via.
Il minimo.
No, perché quando c’è zero sulla busta paga, vuol dire niente.
E niente non basta neppure per il minimo.
Ora, considerate quell’uomo o donna, è lo stesso, e moltiplicatelo per 2 milioni, almeno 2 milioni.
Ecco, infilatevi i loro panni, di una/o a caso, sforzatevi di provare le loro angosce e, sulla tv o sui giornali, immaginate di sentire, in ordine sparso, che un certo Ibrahimovic, un signore che guadagna un milione di euro al mese per giocare a pallone, non si diverte più, che il suo compagno di squadra Antonio Cassano, un altro signore che guadagna milioni tirando calci a una palla, è stanco e che a 33 anni smette, che una signorina di nome Federica Pellegrini, che è pagata per nuotare in una piscina, rifiuta l’onore di portare la bandiera della propria nazione alle Olimpiadi perché farebbe troppa fatica e, infine, un ricco e privilegiato signore di mezza età chiamato Vasco Rossi che rompe un giorno sì e uno pure parlando dei suoi, ripeto, dei suoi problemi.
Potrei andare avanti, ma mi fermo qui.
Non lo so, forse mi sbaglio, ma ho la netta sensazione che se io fossi ancora quel me stesso, ovvero come tanti, troppi, nel nostro paese sarei molto di più che indignados, esattamente come Chit.
Me roderebbe er culos…
La Notizia (Youtube video): Indignados spagnoli: "Finalmente il movimento è diventato mondiale".