Storie di razzismo: la storia di Jair

Storie e Notizie N. 476


“Buongiorno”, fece Jair al Ministero dell’Interno, “vorrei ottenere la cittadinanza italiana.
“Calma, calma”, disse il Ministero, “senza fretta. Diventare cittadino italiano è una cosa seria. Sai cosa vuol dire?”
“Be’, ecco…”
“Ho capito, va', adesso ti spiego. Devi sapere che i principi base su cui si basa la cittadinanza nel nostro paese sono la trasmissibilità della cittadinanza per discendenza iure sanguinis, l’acquisto iure soli in alcuni casi, la possibilità della doppia cittadinanza e la manifestazione di volontà per acquisto e perdita.”
“Iure che?”
“Ah, cominciamo bene. Eccone un altro. Ma cosa vi credete, voi altri? Questo non è mica il paese di Bengodi…”
“Non capisco…”
“Eh certo, sei straniero! Allora, fortuna tua che io sono uno tollerante. Lo ius sanguinis consiste nell'acquisizione della cittadinanza per il fatto della nascita da un genitore in possesso della cittadinanza. Almeno uno dei tuoi genitori è italiano?”
“No…”
“Ma guarda questo! Sei forte, sai? Tutti quanti voi, lo siete. Venite qui e pensate di farla franca… Andiamo avanti. Lo ius soli riguarda chi è nato qui, in Italia, ma solo in certi casi. Ad ogni modo, sei nato qui, tu?”
“No…”
“E allora? Ma che vuoi?! Hai forse la doppia?”
“Che…?”
“La doppia cittadinanza, ce l’hai? Eh no, scemo io che te lo chiedo. Non sei nato qui e non hai un genitore italiano, al massimo puoi guadagnarti il permesso di soggiorno, ma mica è una bazzecola, eh? L’espulsione non te la leva nessuno, mi sa…”
“E come faccio?” disse tra sé Jair, alquanto sconsolato. “Domenica c’è la partita…”
All’improvviso il Ministero cambiò espressione e passò dal cordialmente ostile al tifosamente incuriosito: “Partita di che?” domandò con voce melliflua.
“Di calcio.”
“Oh… e sei forte?”
“Molto forte. Nel mio paese l’anno scorso sono stato capocannoniere con quaranta goal, di cui cinque di tacco e sette rovesciate. Ma ormai, a cosa serve?”
Jair fece per voltarsi e andarsene quando il Ministero lo agguantò: “Fermo, dove corri?”
“Vado via da solo, non voglio essere espulso…”
“Ma che espulso? Chi ti ha detto che sei espulso?”
“Lei. Lei ha detto che se non ho un genitore italiano e non sono nato qui non posso avere la cittadinanza…”
“Sì, ma non devi prendere tutto alla lettera. Si può sempre fare un’eccezione con un giovane talentuoso come te…”
“Con l’infortunio di Cassano e Giuseppe Rossi”, pensò il Ministero, “alla Nazionale di calcio una punta da quaranta goal all’anno serve come il pane…”

La Notizia (Dal sito del Ministero dell’Interno): Cittadinanza, i principi alla base di un diritto fondamentale, l'uguaglianza tra l'uomo e la donna, la volontà di evitare condizioni di apolidia. Come si acquista, come si perde e come si riacquista.