Napolitano? Laurea ad honorem ai terremotati, i morti sul lavoro…

Da Wikipedia: Una laurea ad honorem è un titolo accademico onorifico conferito da una università a una persona che si è distinta, nella materia, in modo particolare nel corso della sua vita.

Storie e Notizie N. 520

Se la vita stessa fosse una materia sarebbe la più difficile e la più importante, sfido chiunque a negarlo.
Sarebbe l’unica veramente capace di condizionare il giudizio su tutte le altre, perché se bocciati nella vita, a cosa servirebbero un otto al compito di matematica e financo un dieci al tema di italiano?
Tuttavia, la vita non si studia a scuola o all’università.
Ma se fosse una materia e, già che siamo nell’ordine dell’immaginifico, se fossi un rettore di un qualsiasi ateneo, anche il più povero e il meno illustre, darei la laurea ad honorem a molti altri miei concittadini prima che al presidente della repubblica, con tutto il rispetto, ovviamente.
Darei una laurea ad honorem ai cittadini abruzzesi per la dignità che hanno dimostrato durante e soprattutto dopo il terremoto che ha funestato la loro regione, nonostante le illusioni e le irrisioni ripetute.
Darei una laurea ad honorem a tutti i tanti, troppi morti sul lavoro e alle famiglie che hanno lasciato insieme ad un vuoto incalcolabile, per la pazienza che mostrano da sempre innanzi al silenzio dei governi a prescindere dal colore, tranne che in rare lustrate occasioni celebrative come il primo maggio.
Darei una laurea ad honorem alle donne, ai bambini e a tutti coloro che in questo paese subiscono violenze ed abusi lontano dai riflettori e dai flash della cronaca, per il coraggio, con la speranza che cresca a tal punto da permetter loro di rompere il giogo che li imprigiona.
Darei una laurea ad honorem a tutti quegli anziani che con dedizione hanno dedicato la propria esistenza al bene comune e che oggi si ritrovano una pensione da fame grazie ad una nazione ingrata e senza memoria, sebbene ora approvata dall’unione europea e dalla stampa economica.
Darei una laurea ad honorem a tutti gli immigrati che lavorano onestamente e contribuiscono alla ricchezza del mio paese per la forza con la quale riescono a farlo nonostante ancora per troppi miei concittadini siano terroristi, stupratori e spacciatori, fino a prova contraria.
Darei una laurea ad honorem a tutti quei studenti che non si sono laureati prima dei 28 anni perché costretti a lavorare facendo i mestieri più faticosi, per la tenacia nel continuare a studiare sopportando anche di vedersi sorpassati da idioti privi di alcun talento ma molto meno sfigati.
Darei una laurea ad honorem a tutti quelli tra voi, che sono lì, da qualche parte, che sono incommensurabilmente migliori dei signori che decidono per noi, perché in ogni paese, anche il peggiore del mondo, ci sono persone per bene. Se fossi il rettore di un ateneo, anche senza sovvenzioni e amici nei palazzi che contano, forse soprattutto per quello, darei soprattutto a voi la laurea ad honorem, con la speranza che questo vi aiuti a trovare il modo di prendere il timone per guidarci finalmente verso un paese in cui la giustizia verso i suoi cittadini venga prima di ogni cosa.
Se io non sono un rettore conta poco, ma che peccato che la vita non sia una materia…

La Notizia (La Repubblica): Laurea ad honorem a Napolitano: all'esterno contestazioni e scontri.