Stipendi parlamentari: taglio delle palle da Aristofane

Il taglio di 1.300 euro lordi al mese (700 euro nette) potrebbe sembrare una bella sforbiciata, se non si trattasse di una partita di giro: quell'importo altro non sarebbe, a quanto pare, che l'aumento della retribuzione conseguente al passaggio al regime contributivo, che verrebbe sterilizzato girando il di più a un apposito fondo di spettanza degli stessi parlamentari” Sergio Rizzo, Corriere della sera.

Storie e Notizie N. 521

Capita a fagiolo un racconto apocrifo ispirato da eventi reali, opera del celebre commediografo greco antico Aristofane, dal titolo alquanto suggestivo: Il taglio.
La trama è in sintesi la seguente: ad Atene, intorno al 460 avanti Cristo, l’aristocrazia ateniese aveva il completo controllo della polis attraverso un’assemblea chiamata Areopago, che già dal nome fa capire tutto.
Gli aristocratici, che già erano ricchi e potenti, grazie alla suddetta assemblea si preoccupavano di amministrare la vita della comunità, ma al contempo ricevevano in cambio un compenso considerato dalle menti più nobili e dalla stragrande maggioranza del popolo assai spropositato, soprattutto se messo in relazione con il volume di lavoro effettivamente svolto e con la grave situazione contingente.
Si da il caso che lo scontro militare con Sparta era ormai all’orizzonte e si sa, la storia insegna, in tempi di guerra occorre stringere la cinghia.
Tuttavia, nonostante varie proteste - isolate e sedate in maniera chiaramente intimidatoria – gli aristocratici facevano orecchio da mercante, ignorando la giusta richiesta di diminuire lo stipendio spettante ai componenti dell’Areopago.
Ma la misura fu colma allorché oltre al danno aggiunsero la classica beffa, annunciando in pompa magna la benedetta decurtazione, diffondendo la notizia in tutta la città tramite numerose affissioni, peraltro abusive, evitando accuratamente di informare i cittadini che decurtazione non era affatto in quanto il giorno prima i meschini si erano già aumentati la paga della stessa somma. Insomma, un imbroglio, parlando senza i cosiddetti peli sulla lingua.
Ebbene, un politico di ben altra sostanza – che immagino conoscerete – di nome Pericle scoprì l’inganno e ne fu alquanto indignato, considerando l’azione degli aristocratici non solo un’offesa al popolo ma anche alla stessa categoria di coloro che hanno l’onore di servirlo.
Così, radunò la popolazione nell’agorà e di fronte a una piazza gremita fece un discorso che rimase per sempre nel cuore dei suoi concittadini, in cui condannò aspramente gli aristocratici. In particolare una frase divenne imperitura per gli ateniesi, tornata in voga anche ai giorni nostri, a causa della controversa politica di austerità proposta dal governo greco: aristocratico, taglia il tuo stipendio o il popolo taglierà le tue palle
Alcuni storici affermano che in quel giorno, in quella piazza, sia effettivamente nata le democrazia ateniese…

La Notizia (Corriere della sera): Deputati, taglio di 1.300 euro lordi allo stipendio dei deputati.